Campionato mondiale per la pace WBC – Nell’altro main event Alessandro Goddi tenta l’assalto al titolo europeo dei pesi medi

La manifestazione imperniata sul campionato del mondo per la pace WBC fra i pesi leggeri Emiliano Marsili e Victor Betancourt, che avrà luogo venerdì 23 febbraio a Roma, offrirà agli spettatori presenti al Palazzo dello Sport ed ai telespettatori di Fox Sports un secondo incontro di altissimo livello: il vacante titolo europeo dei pesi medi tra Alessandro Goddi (33 vittorie, 2 sconfitte e 1 pari) e l’imbattuto polacco Kamil Szeremeta (16 vittorie consecutive, ma solo 2 prima del limite). Come Marsili-Betancourt, anche Goddi-Szeremeta sarà sulle dodici riprese. Alessandro Goddi ha già combattuto su questa distanza: contro Emanuele Blandamura per il titolo europeo e contro l’imbattuto francese Andrew Francillette per il titolo continentale dei pesi medi WBA. In entrambi i casi, il combattimento è stato equilibrato. Blandamura vinse con pochi punti di vantaggio (115-113, 116-112 e 115-113). Nel secondo match, due giudici hanno dato la vittoria a Goddi per 115-113, mentre il terzo ha considerato vincitore il pugile francese con lo stesso punteggio.

“Contro Andrew Francillette, Alessandro Goddi ha dato prova del suo valore – spiega Salvatore Cherchi – ed è per questo che ha ottenuto una seconda opportunità di combattere per il titolo europeo dei pesi medi. Combattere a casa dell’avversario, nel Principato di Monaco, di fronte al pubblico dell’avversario e vincere non è da tutti. In quel caso, inoltre, l’avversario era imbattuto. Sono convinto che Alessandro possa ripetere l’impresa e diventare campione d’Europa venerdì 23 febbraio.”

Kamil Szeremeta ha meno esperienza di Alessandro Goddi ed ha sempre combattuto in Polonia, ma ha già due vittorie importanti nel suo record: contro l’ex campione del mondo dei pesi superwelter IBF Kassim Ouma e l’ex campione d’Europa dei pesi welter Rafal Jackiewicz. Insomma, Kamil Szeremeta ha saputo battere dei pugili con un’esperienza di gran lunga superiore alla sua. Per questo motivo, Alessandro Goddi non deve sottovalutarlo. Ma lasciamo che sia lui a dirci come si sta preparando per il match più importante della sua carriera.

Alessandro, qual è il tuo stato d’animo in vista della sfida del 23 febbraio?
“Sono tranquillo. Il mio allenatore ha visto le immagini di alcuni combattimenti di Kamil Szeremeta e mi ha detto di allenarmi come al solito, con tranquillità. Quando Salvatore Cherchi mi ha proposto questo match ho accettato subito perché mi alleno tutto l’anno, non solo dopo aver firmato il contratto, e quindi sono sempre pronto. Nella mia zona, a Villa Cidro in Sardegna, ci sono tanti pugili con cui fare sparring ed anche per questo sono sempre pronto ad afferrare una buona opportunità quando si presenta. Il record di Kamil Szeremeta non mi preoccupa perché anche Andrew Francillette era imbattuto, anche quella sera era in palio un titolo ed inoltre combattevamo a casa sua (nel Principato di Monaco). Nonostante questo, ho vinto.”

E’ stato più duro il match contro Emanuele Blandamura o quello contro Andrew Francillette?
“Sono stati difficili entrambi. Quando c’è in palio un titolo, ognuno dà il massimo. Conquistare il titolo continentale WBA mi ha fatto diventare numero 12 al mondo nella classifica WBA. Pure Kamil Szeremeta sa quanto sia importante vincere un titolo e sono sicuro che si sta preparando al meglio come sto facendo io. Voglio diventare campione d’Europa dei pesi medi venerdì 23 febbraio, al Palazzo dello Sport di Roma. Per questo, mi alleno tutti i giorni: la mattina faccio preparazione atletica, il pomeriggio mi alleno in palestra. Fino a venerdì prossimo, continuerò a scambiare pugni con i miei sparring partner. Nella settimana del match, farò solo un allenamento leggero. Arriverò a Roma mercoledì 21 febbraio.”

Come tutti i pugili, anche tu fai fatica a rientrare nel limite della tua categoria di peso?
“Come ho già detto, mi alleno tutto l’anno e nell’allenamento rientra anche la corretta alimentazione. Sono un pugile professionista e fa parte del mio lavoro rientrare nel limite di peso della mia categoria (72,5 kg). Tra un combattimento e l’altro, peso solo due o tre chili in più rispetto al limite dei pesi medi. Nel mio staff c’è anche il nutrizionista.”

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