Al Madison Square Garden i campioni sono Ramirez e Gvozdyk

Sul ring del Madison Square Garden di New York José Ramirez (+ 22, 16 per ko) ha mantenuto la propria imbattibilità raggiungendo il primo traguardo mondiale nella categoria dei superleggeri per il vacante WBC. Il pugile californiano, che da dilettante partecipò alle Olimpiadi di Londra, in pratica diventa il successore di Terence Crawford, che ha abbandonato il titolo. Ramirez nella serata organizzata dall Top Rank e Don King ha superato ai punti Amir Amin (+ 21,18 per ko, – 2). Il verdetto è stato unanime con i punteggi di 120-108, 115-113 e 117-111. Salta subito agli occhi la differenza di giudizio di chi ha assegnato 120 a 108 con gli altri due. Una nota stonata che nulla toglie ai meriti dell’imbattuto californiano, che però non ha avuto vita facile. Adesso Ramirez dovrà vedersela probabilmente contro Regis Prograis, campione ad interim, oppure contro Josh Talor e Viktor Postol. Il primo appare come l’avversario più difficile, ma senz’altro il californiano sfrutterà l’opzione di una difesa volontaria.

Nell’altro match della serata Oleksandr Gvozdyk (+15, 12 per KO), bronzo olimpico,  ha superato ai punti il francese  Mehdi Amar (+ 34, 16 per ko, – 6, = 2). In palio c’era il mondiale interim WBC dei mediomassimi. Il verdetto a favore dell’ukraino è stato unanime: 116-112, 117-111 e 118-110. Un match per certi versi non esaltante dove ai più è apparso che Gvozdyk non abbia forzato, lasciando all’avversario gli ultimi due round. Intanto il vero campione di questa categoria, vale a dire Adonis Stevenson se la vedrà a maggio con Badou Jack; il vincitore poi probabilmente concederà la chance all’ukraino.

Nel contorno molto attesa era la prova del piuma irlandese Michael Conlan (+ 6), bronzo alle Olimpiadi di Londra, che si sbarazzava in due round dell’ungherese David Berna (+ 15, – 3).

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