Accadde oggi: 11 giugno 1965 Tommaso Galli supera Federico Scarponi

Al Palasport di Roma la migliore classe di Tommaso Galli ha avuto ragione della aggressività di Federico Scarponi . Il “vecchio” leone, protagonista di tante battaglie combattute su tutti i ring del mondo cercava di mantenere quel titolo nazionale dei pesi gallo conquistato contro Linzalone e difeso due volte contro Lucini. Un titolo a cui teneva particolarmente e che, forte delle ultime tre difese superate prima del limite, contava di mantenere a dispetto dell’usura degli anni e delle tante battaglie sostenute.
Il match non è stato esaltante perché il marchigiano è stato irretito dalla velocità di esecuzione di Galli che ha vanificato per la prima parte del combattimento ogni velleità proposta da Scarponi di combattere alla corta e media distanza.
Il campione italiano è riuscito solo nella fase finale, dalla nona ripresa in poi, quando Tommaso Galli ha accusato la fatica del match e di conseguenza è stato costretto a ridurre la propria velocità, ad agganciarlo. Troppo tardi peraltro perché era ormai troppo indietro nel punteggio solo una vittoria ante limite gli avrebbe consentito di mantenere la corona.
Federico Scarponi a fine match annunciò il suo ritiro, il ritiro di un atleta, che ha portato l’italianità nel mondo, un pugile ma anche un ambasciatore che nella sua modestia ha reso ha reso grande il nostro Paese.
Galli, con i suoi 20 combattimenti iniziò quella carriera che lo porterà dopo due mesi, Il 19/08/65, a laurearsi campione europeo ai danni di Mimoun Ben Ali al Teatro Ariston di Sanremo e poi a continuare sempre a livello europeo anche nella categoria superiore. In questo fu ottimo profeta il suo procuratore Gigi Proietti che sin dai primi combattimenti e soprattutto alla vigilia dell’incontro con Federico Scarponi pronosticò al suo amministrato di fregiarsi del titolo nazionale e poi di quello europeo ed ebbe ragioni da vendere.

(Gabriele Fradeani)

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