Giovanni De Carolis: “Il Titolo Italiano vale come un Mondiale”

Quattro giorni al ROMA SUMMER BOXING GALA, evento pugilistico organizzato a Roma dal promoter Giulio Spagnoli della Spagnoli & Sabbatini Production ed aumenta sempre più l’attesa per la sfida tra Roberto Cocco e Giovanni De Carolis, valida per il vacante titolo dei Supermedi

Sabato 28 Luglio 2018, alle ore 20.00, si apriranno i cancelli del campo di Baseball del Centro Sportivo del Coni – Giulio Onesti c/o Acqua Acetosa (Rm) per assistere a una grandissima serata di boxe che avrà anche un ricchissimo sottoclou. Oltre al titolo italiano dei Pesi Supermedi, il programma prevede anche i match Pro degli imbattuti Davide FESTOSI (Pesi Leggeri già Campione Italiano) ed Angelo RIZZO (Pesi Massimi), degli aspirante sfidanti ufficiali dei titoli Italiani Davide DIELI (Peso Piuma) e Diego DI LUISA (Superwelter) nonché una serie di match dilettanti tra cui sono inclusi i romani Antonio Nigrelli, Gabriele Minella e Marcello Bernardini.

Il Main Event sarà trasmesso in diretta da SPORTITALIA. Incontro di cartello per il quale Giovanni De Carolis sta lavorando alacremente da quasi 4 mesi.

Allora Giovanni come ti senti a meno di una settimana dalla sfida con Cocco?

Molto bene! La preparazione è stata molto lunga, visto che sono circa dodici settimane che lavoro per questo match. A dire il vero, considerando il mio ultimo incontro in Australia, sono a regime da prima dello scorso Natale. Gli allenamenti sono stati molto intensi e duri, ma ben programmati fin nei minimi particolari insieme al mio team, composto da: Coach Mattioli e Ascani, il preparatore Atletico Regina e i due trainer per le fasi di recupero Aureli e Sdanzone. Per quanto riguarda lo sparring, ne ho svolte parecchie sedute con pugili di altissimo livello quali Federici, Demchenko, Tagliavini, Rossetti e il Fighter di K1 Casella.

Un anno fa ci fu la sconfitta con Polyakov. Si dice che perdere sia un insegnamento migliore di una vittoria. Tu che ne pensi.

Credo sia vero. Rispetto allo scorso anno mi sento molto meglio e ho capito dove sbagliai nell’approccio al match con Polyakov Allora forse mi preoccupai troppo di fattori organizzativi extra pugilato, stavolta invece ho pensato solo ad allenarmi.

Se non erro nella tua bacheca manca il Titolo Italiano, ahce se ci andasti molto vicino in gioventù nelle disfide con Nespro e Signani.

E’ vero manca questo titolo al mio palmarès e ho tutta l’intenzione di conquistarlo. Le due sconfitte contro Nespro e Signani, credo che siano state più importanti di alcune vittorie perché mi fecero capire che i 72 Kg non era la mia categoria. Mi diedero la spinta decisiva per passare nei supermedi: scelta che è stata la fortuna della mia carriera. Questa cintura per me ha lo stesso valore di un Mondiale, anche perché potrebbe essere il viatico giusto per poter ritentare l’assalto sia a titoli europei che iridati.

Davanti a te ci sarà Roberto Cocco. Cosa pensi di lui?

Ho grande rispetto per Roberto Cocco che considero sia un grandissimo atleta che un ottimo pugile. Bisogna infatti tenere in considerazione il fatto che ha moltissima esperienza anche in altri sport da combattimento. E’ un fighter di altissimo livello, per cui dovrò stare molto attento e studiare una precisa tattica di gara. Cosa che farà anche lui al cui fianco c’è il grande Maestro Dino Orso.

Una vittoria potrebbe aprirti la strada verso nuovi e avvincenti traguardi internazionali.

Non per essere banale ma sto pensando solo alla sfida di Sabato, perché nel pugilato il match più importante è sempre quello più vicino e non quelli che potrebbero esserci in futuro. Detto ciò, dovessi conquistare la corona tricolore, mi piacerebbe riconfrontarmi a livello internazionale. Ho visto che Zeuge, colui che mi ha battuto nella difesa del mio titolo mondiale, ha perso con Fielding. Ecco avrei piacere a combattere con quest’ultimo prima o poi.

Ultima domanda. Ormai sei un veterano; dall’alto della tua esperienza, come vedi il futuro della boxe Pro tricolore?

Non se la passa così male come molti tentano di farci credere. Ci sono molti giovani di buonissima prospettiva come Magnesi, Natalizi, Tagliavini, Rossetti, Angeletti. Boxer sui quali bisogna investire per dargli modo di crescere sotto tutti i punti di vista. Il pugilato italiano a livello professionistico ha secondo me un grande futuro

FONTE FPI.iT

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