Accadde oggi: 28/08/67 Aldo Pravisani vs. Enrico Barlatti Titolo Italiano Superleggeri

di Gabriele Fradeani

Siamo al Palasport di Trieste dove Pravisani tenta di recuperare il titolo italiano dei superleggeri alla non più tenera età di 37 anni. Un titolo conquistato a Falconara il 17/7/1965 contro Armando Scorda, superato prima del limite, e difeso lo stesso anno, il 7/11, a Busseto, contro Alessandro Schiavetta. Poi, dopo il fallito tentativo all’europeo detenuto da Maurice Tavant torna a tentare la carta nazionale. Di fronte ha Enrico Barlatti che lo aveva battuto lo scorso anno a Ravenna. Pronostico contro quindi sia per l’età, 10 anni in più dell’avversario, che per il confronto diretto con il competitor che al momento era accreditato di un 17-1-7 con una sola sconfitta subita al Forum di Copenhagen da Borge Krogh. Una vittoria quella di Pravisani forse fra le più belle perché cercata, voluta ed acquisita con il cuore e con tanta energia. Un palazzetto gremito che tra l’altro salutava nella medesima riunione una esibizione del Nino nazionale opposto a Pellarin, Soprani, Usardi e Battistutta ma tutto proteso verso la prova di Pravisani.
Fin dalla prima ripresa si è avuta la sensazione di una forma strepitosa dello sfidante che ha subito iniziato con colpi lineari portati per linee interne e spostamenti tesi ad evitare le repliche di Barlatti. Nella seconda un preciso gancio destro d’incontro di Barlatti centra Pravisani alla mascella e lo scaraventa al tappeto. Si temeva la fine del match ma il triestino ad onta dei suoi 37 anni, recuperava ed alla terza ripresa era ancora lui a condurre le azioni con un sinistro in diretto fiondato su ogni azione del campione, pronto a doppiare con i destro sovente a segno. Da qui alla penultima ripresa è sempre Pravisani a condurre mentre Barlatti si affida soprattutto a qualche destro caricato che raramente giunge a segno. Nella penultima riesce ad accorciare e fa sua la ripresa. Nell’ultima tornata è un testa a testa ma Pravisani attinge riserve insospettabili dal suo fisico ed è ancora lui a piazzare i colpi migliori senza sottrarsi alla lotta. Al suo dell’ultimo gong, con il pubblico in delirio ad acclamare il proprio beniamino è Barlatti che sportivamente, prima dell’arbitro Capozzi di Milano, alza il braccio a Pravisani in segno di vittoria.
Un match teso, per certi versi drammatico che riconsegna a Pravisani il titolo nazionale. Chiuderà a carriera nel ’70 dopo avere disputato ben 137 combattimenti con 86 successi, 40 sconfitte e 11 pareggi.

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