Accadde oggi: 22 ottobre 1933 Primo Carnera batte Paulino Uzcudum a Piazza di Siena

Il 22 ottobre 1933 Primo Carnera fresco campione del mondo dopo la sua strepitosa vittoria per ko su Jack Sharkey a Long Island era chiamato alla prima difesa del titolo a Roma nell’incredibile scenario di Piazza di Siena di fronte a circa 70mila spettatori alla presenza del Duce. Il suo avversario era il basco Paulino Uzcudum, 33 anni, a sua volta fresco campione d’Europa. Un’organizzazione fantastica aveva messo su una riunione fatta soprattutto per festeggiare il gigante di Sequals. Da parte del Duce c’era un imperativo a fronte di tutto ed era quello della vittoria per ko, il suggello più grande dell’impresa; oltrettutto lo facevano sospettare la differenza fisica tra i due con i 30kg di peso in più del nostro campione (122kg-92kg). Ma non erano stati considerati alcuni punti interrogativi. Carnera dopo la conquista mondiale era l’uomo più richiesto, l’invitato d’onore a feste e quant’altro. Il gigante in sintesi fu costretto ad uno scarso e frettoloso allenamento in pochi giorni. Il match tra

l’altro era previsto sulle 15 riprese e questo accresceva le difficoltà per il nostro campione. Abbiamo tralasciato per ultimo un particolare tutt’altro che trascurabile: Uzcudum non era un carneade, lo testimoniava il titolo europeo, ma era soprattutto un pugile resistentissimo dai pugni molto pesanti. Carnera comunque fugò tutti i dubbi, più conosciuti dal suo entourage che all’esterno, con un’ottima prova. Il gigante friulano che anche tecnicamente aveva molto ben assimilato i canoni fondamentali della boxe diede una vera e propria lezione all’avversario, che ebbe il solo merito di aver resistito stoicamente terminando il match in piedi e senza essere contato. Carnera venne addirittura criticato, soprattutto dal regime di allora, di non aver vinto prima del limite. Poco importava se i due si erano già incontrati nel 1930 a Barcellona dove il nostro vinse ai punti in 10 riprese ma con qualche fatica. Che il Paulino sconfitto da Carnera fosse tutt’altro che finito lo dimostrò subito dopo quando nel match seguente costrinse al pari il tedesco Max Schmeling. Se si esclude di una sconfitta per squalifica non aveva conosciuto sconfitte prima del limite, cosa che invece accadrà nel suo ultimo match disputato contro Joe Louis, ma parliamo di un altro pianeta.   

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