Tra Miguel Berchelt e Miguel Roman derby messicano per il mondiale WBC

Domani al Don Haskins Convention Center di El Paso Miguel Berchelt (+ 34, 30 per ko, -1) mette in palio il suo titolo WBC dei Superpiuma contro Miguel Roman (+ 60, 47 per ko, -12). Sono in molti a considerare “El Alacran” Berchelt tra i più grandi di sempre in questa categoria, che pure ha avuto fuoriclasse come Alexis Arguello, Julio Cesar Chavez, Erik Morales, Marco Antonio Barrera, Juan Manuel Marquez, Pacquiao, Mayweather jr, tanto per fare dei nomi come se fosse un crocevia per quella fama che si trasforma in “gloria” o “apoteosi”, se si vuol prendere tutto in una scalata per arrivare alla cima delle cime. Berchelt non è insensibile ai complimenti ed è convinto che una sua netta vittoria su un avversario come Roman lo avvicinerebbe nella considerazione ai suoi grandi predecessori. Il messicano di Cancun ha appena 26 anni, il tempo è dalla sua parte anche perchè la vita agonistica del pugile ha spostato le lancette di qualche anno più avanti. Berchelt promette una battaglia dal primo minuto all’ultimo. Ha svolto un allenamento durissimo e in conferenza stampa si è scusato con i suoi sparring sottoposti a un bombardamento di colpi con i segni ben evidenti. Da due anni è il dominatore della sua categoria e questa con Roman è la quarta difesa, a detta degli esperti forse la più insidiosa per una forma di campanilismo che investe il Messico.

Miguel Roman ha 32 anni e da 15 anni combatte tra i professionisti a cavallo tra i Supergallo e Leggeri. Questo è il suo terzo tentativo mondiale, avendo perso in precedenza con Antonio De Marco (Leggeri WBC) e con Victor Barros (Piuma WBA). Ma quello che più preoccupa l’entourage di Berchelt non è solo il fatto della grande esperienza del pugile di Ciudad Juarez, ma è il fatto che Roman negli ultimi sei anni su 23 incontri ha perso solo con il giapponese Miura a sua volta sconfitto da Berchelt. La preoccupazione è dirottata soprattutto per la vittoria prima del limite ottenuta contro quell’ Orlando Salido, l’unico vincitore di Lomachenko, sia pure ad inizio carriera.

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