Nuovo modello Organizzativo Vincente – Il Punto del vice Pres. D’Ambrosi

Finalmente un modello organizzativo vincente

La macchina del movimento pugilistico pro ha ripreso a correre veloce. La stupenda serata di Firenze, organizzata egregiamente dalla Società OPI di Salvatore Cherchi, ne è la sublime conferma. Così come lo sono stati gli eventi Pro degli ultimi mesi.

Dopo un biennio caratterizzato da un cospicuo innesto di risorse a sostegno del movimento, innesto alimentato esclusivamente dalla  Federazione e dalle società organizzatrici, e la chiusura di un disegno progettuale – la cui realizzazione è stata attesa in vano per più di un anno – che avrebbe dovuto portare le risorse economiche al movimento, si vede finalmente la luce.

L’attuale positiva situazione non è certo dovuta al caso o all’improvvisazione, come qualcuno potrebbe superficialmente blaterare, ma ad una precisa strategia scelta e condivisa con le società organizzatrici, non  più tardi del mese di settembre u.s.

Proprio nel corso di un incontro con le società organizzatrici, appositamente organizzato dalla Federazione, si è convenuto all’unanimità di riappropriarsi ciascuno dei propri legittimi e naturali ruoli: le società organizzatrici come “soggetti organizzatori” e la Federazione come “ente che sostiene, anche finanziariamente, tali soggetti”.

Tale suddivisione di ruoli, che potrebbe sembrare all’apparenza una banalità, era stata invece fortemente compromessa da una commistione di compiti e mansioni che, alla fine, avevano trasformato la Federazione in “soggetto organizzatore”, alterandone le naturali funzioni istituzionali, e le società organizzatrici in soggetti “meramente attuatori ovvero esecutori” con una compromessa autonomia anche nella ricerca delle emittenti televisive che avrebbero dovuto produrre e mettere in onda l’evento pugilistico.

Un aborto organizzativo – frutto di un modello progettuale teorico e senza costrutto – che si è voluto abbandonare, liberando le società organizzatrici da lacci e lacciuoli che impedivano il libero propagarsi delle loro migliori energie. In tal modo, le società organizzatrici più capaci hanno ricominciato a correre, realizzando eventi di livello e trovando le migliori sinergie con i soggetti mediatici più consoni  alla tradizione e alla storia della nobile arte.

Devo dire che la strada intrapresa è stata certamente suggerita dalle stesse società organizzatrici  in particolar modo da Salvatore Cherchi e da Davide Buccioni. Promoter che hanno avuto il merito di credere in tale strategia, ed i risultati si vedono, e di convincere le altre società organizzatrici della bontà della scelta.

La Federazione sta già lavorando ad un obiettivo fondamentale: quello di sostenere, non solo con appositi stanziamenti di bilancio, gli sforzi delle società organizzatrici ovvero di quelle più efficienti e più pronte alle sfide del mercato mediatico nonché di garantire un supporto istituzionale alla realizzazione di grandi progetti nel settore media e marketing. In particolare, la Federazione dovrà cercare di comprimere, a vantaggio degli organizzatori, i costi connessi all’evento pugilistico e contribuire all’organizzazione di grandi serate pugilistiche come quella di Firenze o quella del prossimo 14 dicembre che si svolgerà a Roma.

Sul lato economico, dal 2019 la Federazione si è impegnata ad abbattere tutte le tasse federali per i Titoli Internazionali ed Italiani, a coprire per quest’ultimi le spese arbitrali, quelle relative all’antidoping, al commissario di riunione, prevedendo altresì specifici contributi per gli eventi Pro di alto livello.

L’impegno della Federazione sarà anche orientato a supportare l’intero movimento pugilistico – con opportune iniziative tese alla ricerca e alla tutela del talento – affinché possa emergere il pugile campione da affidare al movimento Pro, con l’auspicio che esso diventi una vetrina ovvero un punto di riferimento per la nobile arte.

Come orma ripeto ad oltranza: “non si affitta un teatro di classe se non hai dei buoni attori che sono in grado di elevare lo spettacolo”. Prima si fanno crescere gli attori del movimento pugilistico (i pugili) poi si pensa ad implementare la qualità degli eventi, anche a livello mediatico. La procedura inversa svuoterebbe di contenuti il movimento ed allontanerebbe i tanti appassionati.

Il Vice Presidente Vicario

Dott. Flavio D’Ambrosi

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