Domani per Manny Pacquiao c’è un problema chiamato Adrien Broner

Al MGM Grand di Las Vegas fa il suo rientro Manny Pacquiao (+ 60, 39 per ko, -7, =2) per difendere il mondiale WBA dei welter conquistato contro l’argentino Matthysse. Il 40enne Senatore delle Filippine nonostante i 40 anni vuol dimostrare che la sua storia non è ancora finita. Quella parabola discendente iniziata con la sconfitta subita da Floyd Mayweather, mitigata dalla vittorie su Timothy Bradley e il pari con Jessie Vargas, ma rimessa in discussione con la battuta d’arresto con Jeff Horn per arrivare ad essere ancora campione del mondo con una media di quasi un match all’anno iniziando dal 2015. Come al solito Pac accetta la strada più impervia, perchè Adrien Broner (+ 33, 24 per ko, – 3, = 1) è avversario difficilissimo mettendo in conto la sua età più giovane, 29 anni, e il suo modo di combattere che a tratti ricorda un Mayweather con meno velocità. Lo sfidante è soprannominato “The Problem” e lo sarà per il filippino che dovrà presentarsi in buone condizioni. I favori del pronostico sono dalla parte di Pacquiao, ma slittano tra molti dubbi. Broner è stato campione dei superpiuma, dei leggeri e dei welter. Ha disputato 7 matches per il mondiale, perdendone solo uno con Maidana nei welter. Shawn Porter e Mickey Garcia sono gli altri suoi vincitori, parliamo quindi di grandi campioni che non hanno avuto certo vita facile nell’incontrarlo. Manny Pacquiao, già campione del mondo in 5 categorie diverse, non cerca solo la vittoria, ma vuole riacquistare la popolarità di un tempo, che è logicamente calata come dimostrano le richieste PPV. Il filippino tecnicamente parlando è superiore per la sua maggiore velocità e continuità nel portare i colpi, ma non può nascondere la sua data anagrafica.

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