Demetrius Andrade rimane campione dei medi per WBO

Demetrius Andrade (+ 27, 17 per ko), 30 anni, fa parte di quella schiera che la gente non sa definire di chiamare “imbattibili” o “imbattuti”. Una differenza sottile, ma non tanto. Imbattuto in genere è colui che nel suo record non ha sconfitte, mentre nel termine di imbattibile rientra il ragionamento di chi non solo non ha subito sconfitte, ma lo fa in un periodo piuttosto lungo. Andrade per ora  sembra avere i requisiti di imbattibile per i 27 matches vinti, ma soprattutto perchè combatte dal 2008. Fa quindi un certo effetto sapere un lasso di tempo così lungo dopo essere stato eliminato alle Olimpiadi di Pechino del 2008 ai quarti di finale da un pugile coreano. Parliamo pur sempre di un pugile dotato tecnicamente, intelligente  e veloce. Qualità che lo hanno portato a diventare prima campione del mondo nei superwelter e poi nei medi, sempre per la WBO. L’intervallo lungo di tempo rapportato al numero dei match dipende dal fatto di qualche infortunio, ma anche dall’aver cambiato in più di un’ occasione manager. Il suo stile piace, ma non entusiasma. Nella grande serata organizzata da Matchroom all’Hulu Theater del Madison Square Garden di New York difendeva il titolo dal russo Artur Akavov (+ 19, 8 per ko, -3). Originariamente avrebbe dovuto incontrare l’inglese Billy Joe Saunders, ma questi è stato trovato positivo in un test antidoping, quindi la scelta è poi caduta su Akavov, che tra l’altro era stato sconfitto nel 2016 da Saunders. Anche in questa occasione Andrade ha confermato pregi e difetti. Per difetti intendiamo soprattutto di non entusiasmare, di vincere ma di lasciare sempre qualche dubbio. Il suo sinistro ha tenuto lontano il russo per buona parte del match, ma al IX round il pugile americano ha rischiato accusando l’uno-due dell’avversario.Solo che lo sfidante si è lasciato soggiocare dal suo avversario. Quando poi l’arbitro Arthur Mercante jr. a pochi secondi dalla fine sospendeva il match, tale decisione è apparsa affrettata, ma è stata probabilmente presa per manifesta inferiorità. Adesso che Andrade sta sotto l’egida di Hearn dovrà finalmente dimostrare il reale valore. Si parla anche di una prossima sfida con il vincitore del match tra Saul Alvarez e Daniel Jacobs che dovrebbe effettuarsi il 4 maggio. E sforzando la nostra immaginazione se Demetrius Andrade dovesse pure battere il vincitore di quella sfida, potremmo tranquillamente dire di parlare di un “imbattibile” più che di un imbattuto.

 

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