Incontro tra le società del CR Toscana e il VicePres FPI D’Ambrosi

La splendida realtà del movimento pugilistico toscano.

Dalla Toscana sono ripartite le ormai consuete visite ai Comitati regionali della Federazione. Proprio il Comitato regionale toscano è stato il primo, in questo anno, ad organizzare l’incontro tra il sottoscritto e le società affiliate.
Una splendida realtà quella del movimento pugilistico toscano che si è manifestata nel calore e nella passione con cui i tesserati e le società hanno partecipato all’incontro nel corso del quale il sottoscritto ha evidenziato le politiche ed i provvedimenti adottati, fino ad oggi, dal Presidente e dal Consiglio federale a sostegno dell’intero movimento pugilistico italiano.
I tanti tesserati presenti hanno apprezzato ed accolto con estremo interesse la nuova politica federale tesa a stimolare le societa a produrre un concreto sviluppo qualitativo del pugilato italiano attraverso l’individuazione e la crescita di nuovi talenti. Un lavoro certosino che vede, come assoluti protagonisti, i tecnici e le societa affiliate unica vera spina dorsale dell’intero movimento.
In tale ottica, i tesserati hanno manifestato un alto gradimento verso i provvedimenti adottati dal Presidente Lai e dal Consiglio federale, tesi a consolidare ed in alcuni casi ad implementare gli investimenti per l’attività ordinaria e nazionale Aob e Pro che, nel biennio 2017/2018, hanno superato abbondantemente i duemilioni e mezzo di Euro se si considerano anche i contributi erogati alle società e gli oneri per i servizi arbitrali.
Alle società è stato anche ribadito che la FPI è tra i pochi Enti federali che riesce ancora a coprire tutti i costi inerenti la partecipazione dei nostri tesserati agli eventi pugilistici nazionali, permettendo così la gratuità di vitto, alloggio e viaggio.
Peraltro, le società toscane hanno espresso la necessità di aumentare, anche al fine di prestare una più incisiva tutela del pugile, il numero dei match per il passaggio alla qualifica di elite I. La proposta sarebbe quella di portare il tetto attuale dei 10 match ad almeno 15 match che dovrebbero essere effettuati tutti rigorosamente con il caschetto.
Nello specifico, tale proposta nasce dal bisogno di mantenere un bacino di pugili di medio livello – che in molti casi rappresentano una risorsa per tante società affiliate – fornendo loro la possibilità di affrontare pugili, al meno per un numero adeguato di incontri, alla loro portata.
La richiesta delle società è stata accompagnata anche dal desiderio di mantenere in vita il torneo nazionale Elite II, già terza serie, che permette ai pugili di affrontarsi a livello nazionale.
Al riguardo, il sottoscritto ha preso l’impegno di portare in Consiglio federale la volontà delle società presenti all’incontro, anche nel rispetto di quei tanti sodalizi sportivi che operano non soltanto con finalità prettamente agonistiche ma con lo spirito di promuovere la nobile arte come strumento di inclusione sociale e recupero da alcune tipiche devianze che affliggono il mondo giovanile.
In ultimo, ringrazio il Presidente Massimiliano Baldesi e tutti i componenti del Comitato regionale per la calorosa accoglienza e la perfetta organizzazione dell’incontro.
Dopo il Comitato Toscano sarà la volta del Comitato regionale dell’Abruzzo che ha già fissato la data dell’incontro per la giornata del 9 marzo p.v.
Incontri apprezzati dai Comitati, dalle società e dai tecnici sportivi che hanno l’occasione di confrontarsi, esprimere le loro istanze e soprattutto di recepire la vera realtà del movimento pugilistico italiano – raccontata attraverso dati oggettivi ed inconfutabili – spesso artefatta da analisi e commenti superficiali, espressi con troppa disinvoltura nei contenitori social.
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D’Ambrosi

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