Oggi e domani le eliminatorie del Torneo Laziale Esordienti, domani anche il II Memorial per Marcello Calabrese

Oggi parte il Torneo Regionale Esordienti maschile e femminilr, che proseguirà il 2 marzo Una settimana di boxe a pieno ritmo che impegnerà giorno dopo giorno il PalaSantoro di Via Vertumno a Roma. Un urto non indifferente per l’ organizzazione di Bellusci Boxe Promotion con la collaborazione della Champion Club di Marcello Paciucci. Un Torneo questo che ha un’importanza particolare e per certi versi fondamentale. In pratica si tratta di conoscere le nuove forze del pugilato laziale, forze che aumenteranno il peso della nostra attività facendoci prendere visione della “buona salute” che accompagna la nostra regione dai 14 anni in su. Le gare iniziano alle 18,30, ma dalle ore 20 c’è un’intermezzo organizzativo, che vede protagonista la Gim Boxe di Setteville Nord.

Domani, 24 febbraio, il Torneo nell’unica giornata organizzata dalla Champion Club inizierà sempre al PalaSantoro a cominciare dalle 18 dove la prima parte sarà dedicata a 4 incontri fuori Torneo, ma soprattutto per far rivivere con il II Memorial il ricordo di Marcello Calabrese, prematuramente scomparso nel 2016 a 47 anni. Quel Marcello che era stato grande protagonista sul ring, ma che per certi versi lo era anche fuori del ring, additato come esempio di grande coraggio, ma soprattutto di una forza interiore che gli aveva permesso di emergere nella boxe prima da dilettante disputando a Roma le finali degli Assoluti del 1995, battuto in quelle finali che avrebbe meritato di disputare a prescindere, e siamo sicuri che avrebbe “raschiato” dal suo fisico quelle forze capaci di capovolgere qualsiasi situazione. Il suo esordio al professionismo avvenne subito dopo nel 1996. e Marcello non deludeva certo arrivando a suon di vittorie a disputare il titolo italiano dei supergallo dove veniva sconfitto da Vincenzo Gigliotti, concittadino di Giovanni Parisi, al termine di un drammatico incontro, giudicato tra i più belli del 1999. Dopo quel match si ritirò, consapevole di non poter più chiedere al suo fisico non potendosi allenare a causa di una vita che proseguiva il suo percorso con la famiglia e la necessità del lavoro. Ma la sua presenza fu ugualmente costante nella palestra di Acilia con i consigli, ma soprattutto con l’esempio del coraggio e dell’orgoglio utili a far capire a chi intraprendeva questo duro e bellissimo sport che tutto si può. Sono passati quasi 4 anni dalla sua scomparsa, ma in palestra si continua a parlare di lui come ad una presenza fissa con quel suo sorrisetto sornione e il suo modo di raccontare schematico, quasi sottovoce per non disturbare.

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