Angolo rosso: FRANCESCA AMATO regina d’Europa punta ai mondiali

di Vezio Romano

Con la conquista della medaglia d’oro ai recenti Campionati Europei Femminili di Madrid nella categoria dei 64 kg Francesca Amato ha coronato la sua prestigiosa carriera, iniziata nel lontano 2003. Nel 2012 ha ottenuto l’argento ai Campionati Italiani Assoluti a Roseto degli Abruzzi nei 64 kg. Nel 2013 ancora argento ai Campionati Italiani Assoluti a Padova nei 69 kg. Nel 2014 oro nel Guanto d’Oro d’Italia a Marcianise e ancora oro ai Campionati Italiani Assoluti a Roma sempre nei 69 kg. Nel 2015 oro al Guanto d’oro d’Italia a Soriano nel Cimino. Nel 2018 argento al Guanto d’oro d’Italia a Rivisondoli e oro ai Campionati Italiani Assoluti a Pescara nei 64 kg, Nel 2019 oro nel Torneo Internazionale “Open India” e ancora oro nella “President Cup” in Indonesia. Nata a Napoli il 17 luglio del 1989, alta 170 cm, Francesca è tesserata presso  la ASD Team Roma Boxe XI. Il suo record è di 45 vittorie, 21 sconfitte e 3 pareggi.

D. Come ti sei avvicinata alla boxe?

R. A tredici anni ero un po’ “cicciottella” e così andai in una palestra vicino alla mia casa a Napoli, Là incontrai il grande maestro Geppino Silvestri che mi fece innamorare del pugilato. Erano i primi anni della boxe femminile. Nel 2014 mi sono trasferita a Roma e sono andata al Team Boxe Roma XI con i bravi maestri Luigi Ascani e Italo Moretti, che mi è stato sempre vicino e al quale devo molto.

D. Nella tua lunga carriera quale è stata la più bella soddisfazione?

R. L’oro ai Campionati Europei a Madrid. E’stato come togliermi tanti sassolini dalla scarpa. Là ho pensato; “Non mi ferma più nessuno”.

D. E la più brutta delusione?

R. Sinceramente non ne ricordo una in particolare. Ho sempre accettato le sconfitte e non ho mai detto; “Mi hanno rubato il match.”. Se perdo, penso sia colpa mia.

D. Come ti vedi dal punto di vista pugilistico?

R. Nel corso degli anni penso di essermi completata. All’inizio ero una generosa attaccante poi sono evoluta tecnicamente, lavorando per colmare le mie lacune.

D. C’è un campione che ti piace?

R. Non guardo gli incontri degli altri pugili, non voglio farmi influenzare. All’inizio mio padre, ex pugile dilettante, insisteva per farmi vedere filmati di incontri importanti ma io non ero d’accordo. Invece guardo volentieri incontri delle compagne di squadra, per le quali faccio un gran tifo.D. C’è un libro o un film sulla boxe che ti piace?

R. Il film “Bleed- Più forte del destino” che racconta la vera storia del pugile Vinny Pazienza.D. A parte il pugilato hai altri interessi nella vita?

R. Da un anno sono sposata con Riccardo con il quale condivido la passione per l’attività sportiva. Lui è preparatore atletico e adesso anche aspirante tecnico di pugilato. Sono iscritta alla Facoltà di Scienze Motorie e cerco di studiare nel tempo che ho a disposizione.

D. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

R. Nell’immediato mi impegno al massimo per i prossimi Campionati Mondiali. Punto alle Olimpiadi ma non c’è la categoria dei 64 kg; scendere a 60 kg è molto difficile e nei 69 kg mi sentirei svantaggiata. Comunque rimango ottimista e spero nel futuro, l’età non mi preoccupa.

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