Un Lazio agguerrito per gli Assoluti: i finalisti

Ieri sera al PalaSantoro si sono svolte le finali Laziali Elite per gli Assoluti. Ogni anno torna a  galla il fatto che questo Torneo sia una fotocopia degli Assoluti per quanto riguarda il numero dei partecipanti. Questo comporta che alle finali ci arriva gente di qualità. A parlare sembra facile, ma la logica di primo acchito è questa. La grande partecipazione di atleti porta con se un grande pubblico e vedere il PalaSantoro pieno sia nelle semifinali che nelle finali provoca una bella sensazione. Diciamo subito che i 10 match visti sono stati seguiti con grande interesse, accompagnati da un tifo “sportivo”.

La serata iniziava con un match fuori Torneo che nulla aveva da invidiare alle 9 finali della manifestazione organizzata dalla Champion Club di Marcello Paciucci, dalla Renato Costantini e dalla Team Boxe Roma XI. Muhamet Qamili, atleta con quotazione internazionale, trovava una valida resistenza in Nappi, ci guadagnava lo spettacolo, mentre il successo dell’albanese non era in discussione, come dimostra il conteggio fatto subire all’avversario nel III round. Nella manifestazione facciamo la conoscenza con qualche volto nuovo, oltre ai veterani. Nei 52kg la boxe frizzante di Massimo Spada trova un sorprendente ostacolo in Chavez. L’allievo di D’Alessandri predilige la buona tecnica, ereditata da papà Sante, ma al momento opportuno dimostra un carattere di ferro per avere ragione soprattutto nel finale di un avversario votato all’attacco. Salvatore Contino, 30 anni, di esperienza ne ha tanta e sottopone il suo avversario Gobbi ad una pressione continua. Match tirato fino alla fine con Gobbi che decide di accettare lo scambio nell’ultimo round. Contino vince ed è emozionato, logicamente punta agli Assoluti. Il coraggio e la grinta non gli mancano certo. Il match tra Simone Spada e Matteo Razzano sarebbe stato una bella finale agli Assoluti. Spada segue la trafila della giovane età vincendo i Tornei a cui partecipa. E’ un misto di buona tecnica, spesso cambia guardia, ma anche di sostanza quando attacca. Razzano lo ha sempre controbattuto e spesso anticipato. Match incandescente con verdetto da tripla. Stavolta ha vinto Spada, ma Razzano che migliora sempre è tutto da scoprire. Difficile spiegare la boxe di Armando Casamonica, che è una forza della natura, come sta dimostrando anche a livello internazionale. La sorpresa è venuta da Marcos Neves, un vero talento, che non si è lasciato travolgere, lottando spesso ad armi pari. L’allievo di Setaro oltre a essere un rullo compressore, riesce sempre a trovare il classico guizzo che porta alla vittoria. C’era molta curiosità nel vedere in azione Gianluigi Malanga, una pedina della Nazionale più giovane. Difficile trovargli un difetto se non legato a qualche ingenuità dovuta all’età. Il ragazzo ha una boxe disinvolta, sembra riuscirgli tutto facile, anche se con un avversario come Mancini il rischio è dietro la porta per la potenza che sprigiona. Alla fine i conti tornano e per Malanga questa diventa la classica vittoria con una buona dose di esperienza in più. Salgono sul ring i medi con Remo Salvati e Alex Lener. Il match si muove su due binari dell’incertezza. Più mobile Salvati che riesce con spostamenti a togliersi spesso dal raggio di azione dell’avversario, che a sua volta ha il merito di non dare tregua. Più vario e più preciso l’allievo di Costantini, ma Lener sembra non conoscere la stanchezza pronto a sfruttare il minimo errore. Match non facile da giudicare, ma Salvati indubbiamente nei primi due round aveva un leggero vantaggio, che gli ha permesso di tagliare il traguardo. La serata aveva anche il suo derby con la sfida tra due pugili della Team Boxe Roma XI. Per quanto i due abbiano messo buona volontà, rimane il fatto che i due si conoscono perfettamente. Il match è comunque piacevole, ma non raggiunge quei picchi caratteristici per l’imprevedibilità. Turchetti e Battaglia non sfigurano certo. IL successo va a Turchetti più mobile e continuo, anche se il finale favorevole a Battaglia rimette le cose in un’ottica più incerta. Dopo il derby la serata presenta un personaggio. Gabriele Casella è un nome gettonato. Sul ring si trova a casa sua, a volte diventa anche il suo regno, quando conquista titoli mondiali nella Muay Thai e altre discipline. Ha visitato il mondo, è impegnato nel sociale. E’ seguito anche a livello politico come dimostra a bordoring la presenza di Daniele Frongia, Assessore allo Sport del Comune di Roma. Le sue imprese mondiali hanno avuto una certa risonanza ed è considerato un buon comunicatore. Rare le sue apparizioni sul ring come pugile, lo ricordiamo tra l’altro vincitore di Gabriele Guainella nel 2014. Casella getta momentaneamente alle ortiche le sue sfide mondiali per dedicarsi alla boxe, che già aveva appreso dai fratelli Liberati, sotto la guida di D’Alessandri, maestro della Phoenix Gym. Il suo avversario è Damiano Ranucci, un vero fighter difficile da intimorire. Sul ring si muove bene e agilmente “Il magnifico” come viene chiamato Casella, che sembra prediligere i colpi per linee esterne. Il match segue la regola della serata, non annoia certo, Ranucci, sembra aver inglobato la grinta di Vagni, suo maestro, e si gioca le carte fino all’ultimo costringendo il suo avversario a dar fondo alle sue energie, che non sono poche. Vince Casella e logicamente la sua prossima metà è vincere… agli Assoluti. La serata termina con i +91kg tra Paolo Damiani e Antonio Carlesimo. I due si sono già incontrati tre volte (due vittorie per Carlesimo e un pari). Damiani si muove agilmente sul ring e piazza i suoi colpi dritti che vengono ammortizzati con il movimento del tronco dell’avversario. Tra i due la differenza sta nella maggiore potenza dell’allievo di Costantini contro un Damiani che ha disputato un match con buon ritmo, ma che pagava lo scotto quando era costretto allo scambio ravvicinato.  Veniva effettuata anche la premiazione per le prime 3 società partecipanti che vedevano nell’ordine la Phoenix Gym, la Costantini e la Talenti Boxe. 

RISLTATI

52kg  Massimo Spada (Phoenix Gym) b. Luis Chavez (Talenti Boxe).

56kg  Salvatore Contino (Audace) b. Alessandro Gobbi (New Boxe Evolution).

60kg  Simone Spada (Versus) b. Matteo Razzano (Gim Boxe Setteville Nord).

64kg  Armando Casamonica ( Quadraro) b. Marcos Neves (Talenti Boxe).

69kg  Gianluigi Malanga (Phoenix Gym) b. Gianluca Mancini (Talenti Boxe).

75kg  Remo Salvati (Costantini) b. Alex Lener (Talenti Boxe).

81kg  Leonardo Turchetti (Team Boxe Roma XI) b. Daniele Battaglia (Team Boxe Roma XI).

91kg  Gabriele Casella (Phoenix Gym) b. Damiano Ranucci (Academy Boxe Gladiator).

91+kg Antonio Carlesimo (Costantini) b. Paolo Damiani (Laima Team)

Fuori Torneo

60kg Muhamet Qamili ( Torre Angela) b. Manuel Nappi (The Champion).

Arbitri Convocati: CORRADI SILVIA, FRASCARO ROLANDO, LEVA LUCIANO, ANGILERI FABIO, RAMACCIOTTI FRANCESCO, DERASMO RAFFAELE,

Commissario: MOLLICONE ORFEO,

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