Per Joshua una ricca rivincita su Andy Ruiz jr.

Le domande di partenza erano molte ma la soluzione ha avuto la sua logica. Questo è il responso a mo’ di epigrafe sulla netta vittoria di Anthony Joshua (+ 23, 21 per ko, -1) sull’ormai ex campione Andy Ruiz jr. (+ 33, 22 per ko, -2). Un successo ai punti inequivocabile: 118-110, 118-110, 119-109 sono il responso delle 12 riprese viste. Il match per certi versi è stato deludente Joshua ha eseguito il suo compito come uno scolaro diligente che voleva la promozione con il minimo sforzo, almeno sul ring. Semmai il vero sforzo lo ha fatto in allenamento facendo scomparire quel fisico da culturista per una costituzione più armoniosa che lo tenesse lontano dalle sparacchiate del messicano, che pur forte fisicamente rischierà sempre contro uno dall’allungo maggiore con i concetti basilari della boxe. A fine gara Ruiz jr. ha fatto le solite dichiarazioni di rito, di aver sottovalutato l’avversario ecc. ecc. Cose sentite e risentite delle quali abbiamo dubbi fino alla monotonia. Joshua ha fatto un match intelligente, l’unico che poteva effettuare contro un simile avversario, si è travestito da Wladimir Klitschko e ha usato il sinistro da lontano fino alla noia alternandolo con qualche bella trattenuta dalla corta distanza. Il messicano aveva una sola possibilità e non l’ha saputa sfruttare. Si parla di un terzo incontro, ma i nomi di Usyk e Povetkin  sono i più gettonati come prossimi avversari, logicamente in attesa del responso tra Deontay Wilder e Fury che avverrà a febbraio prossimo. Il filone per ora è questo. E il buon Ruiz jr.? qualcuno si domanderà. Intanto ha un bel gruzzoletto in tasca, ma se vuol rientrare nel grosso giro deve battere prossimamente un avversario di classifica…poi si vedrà.

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