Accadde oggi: 9 febbraio 1968 Sandro Mazzinghi batte Art Hernandez

Il 9 febbraio 1968 al “Palazzone” di Roma tornava Sandro Mazzinghi dopo la sua strepitosa vittoria per ko su Jo Gonzales, valevole per il titolo europeo dei superwelter. Con Benvenuti ormai passato nei medi Sandro riaccarezzava l’idea di una nuova sfida mondiale nei superwelter. Si parlava con insistenza di Ki-So Kim, il coreano vincitore di Benvenuti. Mazzinghi incontrastato dominatore in Europa accettava di buon grado di affrontare gente di classifica mondiale. La scelta cadde su Art Hernandez, un soggetto che aveva battuto gente del calibro di Jacques Marty, francese, Gomeo Brennan e Tony Montano. All’epoca veniva equiparato ai vari Denny Moyer e Joey Archer, in pratica un buon pugile che sarebbe sceso a Roma con la speranza di sfondare. Per lui le cose non andarono certo bene nonostante un buon inizio dove con abili spostamenti e un insidioso sinistro sembrava aver preso le misure. Fu solo un’impressione momentanea perché Mazzinghi si scagliò come una furia sull’avversario, costretto a raggomitolarsi per far passare la “tempesta”. Mazzinghi però non conosceva pause e la sua azione demolitrice cominciava a produrre danni e timori. Nel terzo round bastava una piccola distrazione con la guardia abbassata e subito il toscano sparava un micidiale destro che intontiva l’americano, l’arbitro non interveniva, ma la fine era imminente. Nel IV round dopo una gragnuola a due mani Hernandez alzava le mani in segno di resa. Subito dopo questo successo si presero a accordi per far venire a Milano Ki-Soo Kim, per quello che sarà uno dei match più drammatici della storia pugilistica italiana.

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