Accadde oggi: 3 aprile 1976 pari tra Bruno Arcari e Rocky Mattioli

di Gabriele Fradeani

Siamo al Palasport di San Siro a Milano gremito fino all’inverosimile per una delle ultime esibizioni di Bruno Arcari che per l’occasione incontra Rocky Mattioli (40-4-1) già più volte campione dei welter della Australasia con una carriera svolta sin qui quasi tutta fra Melbourne e Sidney con la fama di grosso picchiatore (al momento vantava 32 successi prima del limite su 40 combattimenti vinti). Per l’occasione il match si disputava nella categoria dei superwelter e qui sicuramente Arcari partiva svantaggiato con un avversario sostanzialmente peso medio mentre la sua struttura fisica è stata sempre quella di superleggero, al massimo welter. Con due categorie di differenza e con un avversario per la prima volta più potente il ciociaro ha dovuto combattere di rimessa, scambiando in qualche occasione in velocità e cercando di uscire quanto prima dagli scambi in cui poteva solo rimetterci. Un combattimento per la prima parte a favore di Arcari che, ancora in possesso di una maggiore velocità di esecuzione ed una migliore tecnica, contrava sempre l’avversario e pur non producendo grandi danni racimolava punti che poi sarebbero serviti per compensare un finale tutto di Mattioli che tentava di scardinare le sue difese. Alla fine il verdetto era di salomonica parità: Costa e Riva 96 punti ad entrambi mentre Zalla accreditava Arcari per un punto. Alla fine il pubblico, soddisfattissimo per lo spettacolo, si divideva in tre: sostenitori del verdetto di parità, fautori della vittoria di Arcari e di   Mattioli. Noi non c’eravamo ma Giuliano Orlando autorevolmente  si schiera dalla parte della giuria considerando giusto un verdetto che premiava la combattività di entrambi  e non si era fatta sviare né dalla prima parte tutta di Arcari, né dal finale a senso unico di Mattioli. Il nostro campione disputerà altri tre combattimenti e poi lascerà con una carriera strepitosa in cui sotto un certo profilo può considerarsi imbattuto in quanto le uniche due sconfitte subite sono state per la fragilità delle sue arcate e chiuderà con 70 vittorie, due sconfitte ed il pari con Mattioli. Quest’ultimo combatterà per ben cinque volte per il titolo mondiale WBC con quattro vittorie ed una sconfitta.

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