Accadde oggi: 30 maggio 1958 Artemio Calzavara battuto da Willy Hoepner per l’europeo

Il 30 maggio 1958 Artenio Calzavara difendeva l’europeo alla “Ernst Mark Halle” di Amburgo dall’assalto che gli portava il pugile tedesco Willy Hoepner, dominatore negli anni precedenti insieme a Gerhard Hecht dei mediomassimi. Il pugile di Varese aveva conquistato il titolo proprio contro Gerhard Hecht sovvertendo un pronostico che lo vedeva nettamente sfavorito e si presentava stavolta davanti al pugile tedesco per confermare la sua leadership europea. Hoepner era un ottimo pugile, ma aveva il suo tallone di Achille nella fragilità della propria mascella. Calzavara si era allenato duramente con sparring del calibro di Mazzola, Amonti e Garbelli. La strategia iniziale sarebbe stata quella di attaccare subito e così avvenne. Hoepner dimostrò di non gradire gli scambi dalla media e corta distanza. All’uscita di un corpo a corpo  Calzavara piazzava un diretto destro visibilmente accusato dal pugile di casa che si appoggiava alle corde dove era raggiunto da una serie che lo metteva al tappeto. Ma la fortuna lo aiutò con il suono del gong. Nel II round Calzavara era colpito all’occhio sinistro, un colpo fastidioso che gli creava problemi alla vista. Hoepner appariva rinfrancato mentre Calzavara sembrava rinunciatario soprattutto con il destro che teneva in serbo. Questa situazione avvantaggiava il tedesco fino a quando nel VI round Calzavara si faceva sotto minaccioso costringendo Hoepner a incassare colpi pesanti. In uno scambio le teste dei due si scontravano, il tedesco non era in condizioni di continuare. Due erano le possibilità, o vittoria per kot di Calzavara o vittoria per squalifica del pugile di casa. L’arbitro belga non ci pensò due volte e squalificò l’italiano tra le proteste del pubblico di casa che aveva visto l’accidentalità dell’azione. Per Hoepner sarà una soddisfazione di breve durata perché perderà subito prima del limite il titolo ad opera dell’astro nascente Erich Schoeppner, anche lui tedesco, che sarà autore di grandi sfide con i nostri Amonti, Mazzola e Rinaldi. Per Calzavara c’era da fare tutto un altro discorso, essendo lui un pugile “autodidatta” che suppliva alle carenze con un allenamento durissimo. Combatterà ancora per un anno affrontando con fortuna alterna i migliori della categoria e si ritirerà con un record di 33 vittorie, 14 prima del limite, 12 sconfitte e 7 pari.

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