La boxe in lutto per la scomparsa di Armando Scorda, grande protagonista negli anni ’60

Rimane difficile scrivere ancora “la boxe è in lutto”, ma le parole pur nella loro aridità diventano un epitafio. Noi perdiamo i pezzi in terra, ma lassù formano un mosaico variopinto dove sono incastonate tutte le loro imprese. A Torino se ne è andato Armando Scorda, 84 anni, un leggero che da dilettante fu strenuo avversario del grande Franco Musso. Ed esordì tra i professionisti proprio come il suo grande rivale nel 1960 dopo le Olimpiadi Roma. Scorda era un pugile completo, il suo fu un percorso incredibile di 21 vittorie e 3 pari per arrivare ad una sfida per il titolo italiano, solo che sul suo cammino trovò Aldo Pravisani, pugile estroso e capace di qualsiasi impresa durante una lunghissima carriera in Italia e in Australia. Scorda si battè come un leone a Falconara, ma perse prima del limite a pochi secondi alla fine di un match drammatico e applaudito. Come spesso succede perdere determinati match produce quel senso di insicurezza che diventa un compagno sul ring, anzi una spada di Damocle. Scorda entra a buon diritto nel numero dei re senza corona, lo dimostra il fatto che durante la sua carriera batterà pugili che erano stati o che diverranno campioni come Franco Rosini e Renato Galli, tanto per fare dei nomi. La sua carriera termina nel 1967 con un record di 23 vittorie, di cui 9 prima del limite, 4 sconfitte e 3 pari.

I funerali di Armando Scorda saranno celebrati Lunedì 1 giugno 2020 alle 15.30 a Pino Torinese presso la Parrocchia Santissima Annunziata in Via Maria Cristina 13

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