G.S. Training di Cassino: Giuseppe Tucciarone, maestro di vita e di sport

di Luigi Capogna

Ci sono diversi aspetti che attraggono gli sportivi verso il pugilato: la durezza dei match, lo spirito di sacrificio dei pugili, le tante vicende umane che si nascondono dietro un titolo conquistato o perso e soprattutto l’atmosfera particolare che avvolge da sempre la “noble art” a dispetto dei tempi che cambiano. In provincia di Frosinone, da poco più di dieci anni queste componenti sono passate attraverso le quotidianità di un uomo esile ma grande che, pietra su pietra, ha saputo costruire un microcosmo pugilistico dopo i fasti dei mitici Quadrini, Arcari, Tiberia, Adinolfi, ecc. Questo personaggio è Giuseppe Tucciarone apprezzato da tutti per le sue doti sia tecniche che umane, ispiratore, organizzatore, allenatore e assoluto protagonista dentro e fuori i confini nazionali.

A Cassino è una giornata fredda e piovosa, una delle tante di questo periodo particolare. Per le strade si vedono poche persone mentre diversi ragazzi con pesanti borsoni movimentano il piazzale antistante l’Hawai Park di via Sferracavalli dove è operativo da poco tempo l’accogliente ed attrezzatissimo centro sportivo polivalente della palestra “G.S. Training” in cui si entra con doverosa ammirazione che accompagna il cronista di fronte ai tanti risultati prestigiosi inanellati nel breve arco temporale, frutto di sudore e fatica per uno sport particolarmente esigente dal punto di vista fisico e mentale. Nativo di Formia, ma cassinese da trentanove anni, è felicemente sposato con la signora Patrizia e vive a Piedimonte S. Germano con i loro due meravigliosi ragazzi Samuel e Cristian. Ha iniziato a praticare arti marziali per poi dedicarsi completamente alla boxe prima nella storica palestra dell’Accademia Pugilistica Frosinone con il maestro Dheni Paris e poi sotto la guida degli insegnanti Gabriele e Vitale nella “Franco Valente” di Isola del Liri, ha esordito e partecipato nel 2007 alle fasi finali dei Campionati Regionali di Bassiano.

Iscritto nella Facoltà di Scienze Motorie di Cassino, dove si è brillantemente laureato, ha sempre conciliato la boxe con il lavoro di cameriere per pagarsi gli studi universitari. Nel luglio del 2008 si è iscritto al Corso Aspiranti Tecnici di Pugilato conseguendo il diploma nel 2009 e subito dopo ha costituito insieme a Daniele Palombo la palestra G.S. Training, affiliata come ASD alla Federazione Pugilistica Italiana;  successivamente l’ha ristrutturata insieme ai  nuovi soci D’Aguanno Danilo e Valentino Comarca che supportati dall’aspirante tecnico Martina Rotondo, dall’onnipresente  William Tanzi  e dal dinamico promoter Armando De Clemente si alternano con professionalità e competenza accanto ai tanti ragazzi che giornalmente affollano la moderna ed accogliente palestra.

L’ambiente che si respira intorno al maestro Tucciarone è soprattutto sereno e rilassato senza eccessi o esaltazioni nonostante gli eclatanti risultati ottenuti negli ultimi anni iniziando con Gianmarco Cardillo campione italiano dei pesi massimi nel dicembre 2017, la conquista ad aprile 2019 del Trofeo delle Cinture dei pesi massimi con Ivan D’Adamo e nello stesso anno ad ottobre il titolo italiano dei pesi superwelter con Stefano Castellucci. Ad agosto del 2020 ha portato alla conquista del titolo nazionale il peso leggero Vincenzo Finiello e nel marzo scorso alla corona nazionale dei pesi massimi il conterraneo Ivan D’Adamo. Sicuramente un record molto prestigioso quello di aver guidato, a distanza di poco tempo, sul tetto d’Italia due diversi pugili nella prestigiosa categoria dei pesi massimi

Con la solita compostezza e modestia ci ha dichiarato:” Ho praticato il pugilato da giovane, ma ho capito subito che non mi interessava diventare un campione, complice l’emotività del mio carattere. Volevo però imparare bene i segreti della boxe, perché sentivo di essere in grado d’insegnarli a chi aveva talento, carattere e fisico. Ora sono sicuro di esserci riuscito e sono particolarmente soddisfatto per quanto raccolto finora”. Alla domanda alquanto maliziosa se avesse mai avuto momenti di scoramento ci ha confermato: “ Il momento più critico è stato senza dubbio quello dopo il contestato pari tecnico nella prima sfida tricolore dei massimi tra il mio Cardillo e Di Berardino, ma che ho superato grazie al continuo sostegno ed incoraggiamento delle persone a me care e di tutti i maestri delle varie palestre dell’Unione Pugilistica della Provincia”.

Adesso dopo gli eclatanti risultati ottenuti in successione ci confessa che alimenta un altro ambizioso sogno nel cassetto. “Quello di andare a disputare un titolo oltreoceano pur riconoscendo che per arrivare così in alto il cammino è particolarmente difficile e selettivo. Tanti lasciano per limiti caratteriali, altri si stancano di uno sport molto duro da un punto di vista mentale più che fisico”. E continua come un fiume in piena: “ In palestra sono passati e continuano a venire molti giovani promettenti tra cui Andrea Miele e Valerio Delicato insieme a  pugili professionisti come Alessandro Rotondo, peso welter ormai pronto per il rientro, il massimo leggero Virgilio Vinciguerra, già rodato per iniziare un promettente  cammino  oltre a Ivan D’Adamo neo campione italiano e  Gianmarco Cardillo prossimo protagonista sui ring americani. Di certo ho ricevuto grandi soddisfazioni pur se con qualche delusione ma comunque resta il fatto che chi vuole raggiungere certi traguardi deve obbligatoriamente avere la testa ben salda sulle spalle, avere voglia di emergere e soprattutto la sincerità nei rapporti umani. Se ha tutto ciò in palestra le cose maturano da sole”. Il maestro Giuseppe Tucciarone resta fedele al suo personaggio schietto e verace che nel suo scrutare in ogni piega della mente, nel pugno e nello sguardo dei suoi pugili, ci riporta alla rappresentazione della boxe nella sua vera essenza, ben diversa dai luoghi comuni e dalla visione di alcune persone che dimenticano il compito del pugilato: nobile e profondamente umano. Per  lui la palestra è soprattutto una scuola di boxe per l’acquisizione della consapevolezza, della padronanza, del rispetto della propria e altrui fisicità con il contestuale insegnamento delle regole e dei valori sociali che maturano lo stile di vita lontano dai pericoli dei tanti disagi giovanili, ma che è consigliata anche a tutti per ottenere un’ottima base per la difesa personale, per scaricare lo stress,  potenziare l’elasticità dei muscoli, aumentare la forza fisica e ridare energia positiva alla mente.

E’ arrivata l’ora di lasciarlo tra i suoi ragazzi e non mi resta che augurargli di poter raggiungere altri successi nella leggenda ……. sportiva e magari festeggiare, per rimanere in tema, nella “Leggenda” il noto ristorante del suo factotum William Tanzi.

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