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La boxe in lutto per la scomparsa di Francesco Fiori
Francesco Fiori ci ha lasciato all’età di 88 anni. Da tempo era malato e la sua scomparsa ha rattristato lo sport sardo. Esordì al professionismo nel 1958 rafforzando nella categoria dei medi la tradizione sarda che aveva i suoi capisaldi all’epoca in Paolo Melis e Salvatore Boi. Il pugile di Porto Torres mise subito in luce una boxe possente e tecnicamente buona. Con una bella serie di successi scalò subito le prime posizioni e il 10 giugno 1961 fu tra i protagonisti nella serata di New York in cui Giulio Rinaldi fallì l’assalto al mondiale detenuto da Archie Moore. Fiori, potente e determinato, annientò in due round Joe Rubino. Nella stessa serata il medio romano, Luigi Napoleoni, fu sconfitto ai punti da Harold Simmons. Fiori al rientro superò gente d’esperienza come Gino Rossi, Diego Infantes e altri. Nel frattempo avevano fatto il loro esordio gente del calibro di Nino Benvenuti e Sandro Mazzinghi. Contro quest’ultimo disputò un ottimo match, nella serata in cui Rinaldi battè “Bobo” Olson e soprattutto dove brillò Fortunato Manca contro Fernando Proietti. Ormai le quotazioni del sardo erano salite. Il 6 luglio 1963 il Campo Torres di Sassari contava più di 3000 persone alla riunione organizzata da Pinna e Macciocu per vedere all’opera il medio Francesco Fiori che dalla Spagna aveva ricevuto grandi elogi per aver tenuto testa a Luis Folledo, grande campione dell’epoca. A Sassari fu scelto come avversario Moussa Sangarèe, un senegalese che si era misurato all’epoca coi migliori medi e mediomassimi. Fiori confermò quanto di buono si era visto in Spagna. Sangarèe, pugile abile e potente, fu sballottato da una parte all’altra del ring, e non potè far altro che dimostrare un coraggio e una resistenza stoica. Nel match successivo Fiori sarà sconfitto prima del limite allo Stadio di Priverno da un Nino Benvenuti al meglio in un match valevole per il titolo italiano. Una sconfitta che forse intaccò la sua spavalda sicurezza. Ottenne comunque belle vittorie su Gino Rossi e Napoleoni, fu sconfitto nuovamente di misura da Luis Folledo. Ma a determinare il suo ritiro dalle scene fu la sconfitta subita ad opra di Bruno Santini, col quale aveva pareggiato in precedenza, valevole per il titolo italiano. Il 1965 fu il suo ultimo anno sul ring e lasciò con un record di 41 vittorie, di cui 15 per ko, 6 sconfitte 2 pari. Entrò a far parte dei Vigili Urbani di Porto Torres.