Luca Rigoldi conserva il titolo UE prima del limite su Limone

A Manzano Luca Rigoldi (+ 16, – 1, =1) ha conservato in maniera perentoria il titolo UE supergallo battendo prima del limite Daniele Limone (+16, -6, =1). La conclusione del match si è avuta alla sesta ripresa quando il piemontese incrociato da un gancio sinistro micidiale seguito da un diretto destro crollava al tappeto, con uno sforzo supremo si rimetteva in piedi, ma bene ha fatto l’arbitro Cavalleri a fermare il match ormai a senso unico. Rigoldi ha impressionato per la sua aggressività costringendo l’avversario a difendersi per non essere travolto. Anzi nelle prime due riprese Limone con la sua boxe di rimessa e una guardia attenta aveva nel destro l’arma giusta per frenare il veneto, leggermente scomposto alla ricerca del colpo duro. Dalla terza ripresa le cose prendevano una piega nettamente favorevole per il campione, che riusciva ad entrare con più facilità nella guardia dell’avversario. Alla quarta ripresa Dino Orso aveva il suo daffare per suturare un brutto taglio allo zigomo sinistro del suo allievo. Rigoldi sente di avere il match in mano e continua ad attaccare con Limone in affanno. Quinta ripresa sulla falsariga della precedente. Il piemontese incassa colpi durissimi perde anche il paradenti, i secondi per recuperarlo diventano un sollievo temporaneo, perchè Rigoldi non fa sconti. Al sesto round la fine che abbiamo descritto. L’allievo di Gino Freo sembra migliorare di match in match, ha appena 24 anni, dovrà disciplinare la sua aggressività per non esporsi troppo ai colpi di rimessa. Limone ha trovato sul suo cammino un avversario troppo forte e galvanizzato da un titolo importante, all’angolo a fine match veniva consolato da Orso e da Abatangelo, suo compagno di scuderia.

Prima del match clou abbiamo visto all’opera due welter interessanti. Nicola Cristofari (+ 8, – 1, =1) e Federico Cerelli (+ 7, – 2), che hanno condotto le sei riprese a pieno ritmo. Difficile capire chi fosse avanti nel punteggio dopo la prima parte. Cerelli cercava con ostinazione di mantenere l’iniziativa di fronte ad un avversario sgusciante e difficile da inquadrare. Anzi nella terza e quarta ripresa l’allievo di Roberto Croce più preciso guadagnava qualcosa rispetto ad un avversario che lo pressava. Nelle ultime due riprese il ciociaro Cerelli recuperava molto bene costringendo sulla difensiva il pugile di Ferrara. Il verdetto favorevole a Cristofari non trovava d’accordo il tecnico Barrale. L’opinione generale è che un pari sarebbe stato il risultato migliore tra due giovani promesse. Pari che invece è arrivato negli altri due match d’apertura che vedevano di fronte i superpiuma Calogero Galici contro Shoaib Zaman e i leggeri Fabio Renna contro Csaba Stir. Entrambi i match erano di 6 riprese.

(alb)

Foto di Renata Romagnoli

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