La boxe in lutto per la scomparsa del Maestro Domenico Brillantino

Caro Maestro Brillantino devo essere sincero non ero preparato a questa notizia, in qualche maniera riesci a sbalordire pure nel tuo ultimo giorno di vita, come se fosse un qualcosa che non ti riguarda, ma che come controsenso invece ci riguarda a tutti nel mondo dello sport e della vita sociale. Quando nella boxe si parla del Maestro per antonomasia vengono subito spontanei, come un riflesso condizionato, 3 o 4 nomi, e uno di questi sei sempre tu. La domanda la puoi fare a chiunque, ma in qualche maniera esce fuori il tuo nome. Parliamo di storia e non di un periodo, perchè un nome spesso più che una svolta diventa il simbolo di una rinascita. La cronologia però impone i suoi diritti e nel 1978 Domenico Brillantino, maresciallo dell’Aviazione in pensione, con un breve trascorso di pugile agli ordini di Salvatore Bizzarro, inaugurò la palestra a Capodrise. Fu la prima sede di quella che venne chiamata Excelsior, perchè successivamente dopo uno sfratto traslocò in pianta stabile a Marcianise nella palestra della Scuola Elementare Mazzini. La storia di Brillantino è inscindibile da quella della Società come quella della cittadina campana, che grazie alla boxe e soprattutto alla sua tenacia e bravura sferrò un colpo micidiale alla malavita, venendo presa come esempio dal “mondo intero”. Dalla Pugilistica Excelsior sono usciti pugili e campioni a grappoli, sono usciti giovani riammessi nella Società in cui viviamo dalla porta principale. Domenico Brillantino è stato il fondatore, ma la sua famiglia è stata ed è tutt’ora la grande protagonista in una ramificazione, che produce senza sosta frutti e benefici. Nel 2010 il Maestro mi regalò un libro con dedica, che oggi, appresa la triste notizia, ho tolto dalla mia biblioteca e l’ho messo nello studiolo ben visibile come un quadro. Era intitolato “La palestra dei campioni”, con tiratura limitata. Interessante il testo, da leggere e rileggere, quasi da imparare a memoria; bellissime le foto, scelte con cura, ma di queste  quello che colpisce sono gli sguardi, che sembrano trapassarti per lanciare un messaggio di forza, di gratitudine e di speranza. Io non farò i nomi dei campioni usciti dalla Excelsior, costruiti e plasmati dal Maestro. Sono tanti, benevolmente troppi, e si rischia di far torto a qualcuno. A questo ci penserà e senz’altro lo farà qualcun altro.

(Alfredo Bruno)

 

La camera ardente sarà allestita dalle ore 09.00 domani mattina (30 gennaio) nella chiesa di San Giovanni Paolo II via Clanio a Marcianise, da qui alle 15.00 partirà il corteo funebre per la celebrazione religiosa che si terrà nella chiesa di San Giuliano Martire, sempre a Marcianise

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