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Accadde oggi: 24 febbraio Giuseppe Gibilisco pari con Ray Cattouse

Il 24 febbraio 1982 sul ring di Campobasso Giuseppe Gibilisco, campione europeo dei leggeri da circa un anno, stava per finire ko proprio nell’ultimo round di fronte al campione inglese Ray Cattouse. Un finale drammatico, imprevedibile per come era cominciato il match. Gibilisco era partito come una furia e con una combinazione sinistro e gancio destro calamitava lo sfidante al tappeto. L’inglese si rialzava a fatica e con mestiere riusciva a terminare il round. Cattouse aveva coraggio da vendere, non utilizzava il suo maggior allungo e accettava lo scambio dalla corta distanza che favoriva un mastino come Gibilisco. Le scariche impetuose del nostro mettevano continuamente in difficoltà l’inglese, che barcollava in varie occasioni. Si aspettava da un momento all’altro il suo crollo, ma incredibilmente recuperava e si gettava all’attacco. Accadeva l’imponderabile: Gibilisco aveva bisogno di recuperare ossigeno e a sorpresa il più riposato appariva Cattouse che recuperava terreno nel 10° e 11° round per arrivare ad un ultimo round disastroso per Gibilisco. Le ultime riprese erano davvero brutte e pesanti per il nostro, ma non potevano cancellare la prestazione dei round precedenti. Il pari sanzionato dalla giuria venne interpretato e criticato in vari modi, come spesso avviene, ma nella sostanza forse era giusto. Gibilisco era un altro pugile con il doppio passaporto, proprio come Rocky Mattioli aveva iniziato la sua carriera in Australia. Le sue chiare origini siciliane abbreviarono il suo percorso pugilistico in Italia. Il suo Jo, usato in Australia, si ritrasformò in Giuseppe. Anche lui come Mattioli aveva Branchini per manager. La curiosità è che non si battè mai per il titolo italiano e la sua fine europea fu decretata proprio da un italiano, Lucio Cusma.
(alb)