Accadde oggi: 22 aprile 1987 per Alessandro Scapecchi l’Europa è tabù

Il 22 aprile 1987 Alessandro Scapecchi dimostrava, senza volerlo logicamente, che l’Europa per lui era un tabù che poi a Catania si trasformò addirittura in un incubo perdendo prima del limite contro il leggero Tusikoleta N’Kalankete, un francese nato nel Congo. Era la terza volta che Scapecchi si batteva per il titolo Continentale e in precedenza era stato fermato da Patrizio Oliva e da Terry Marsh, gente di caratura mondiale. Lo Scapecchi visto a Catania diede subito l’impressione di non essere nella forma adatta, ma soprattutto nella concentrazione giusta per affrontare un match di questa importanza. Se nelle prime tre riprese era riuscito a imbrigliare l’avversario, pian piano cominciò a sgretolarsi di fronte alla maggiore aggressività del francese Il match si chiuse al VI round quando subì una vera punizione con tre conteggi, fino a quando l’arbitro lo fermò. La sua avventura europea finì lì, ma anche la sua carriera. Proverà a riconquistare quel titolo italiano che per lungo tempo fu suo, ma Salvatore Nardino gli fece capire che la boxe era diventato un capitolo chiuso per il professor Alessandro Scapecchi; logicamente un capitolo chiuso sul ring ma non fuori visto che a Grosseto insegnerà per lungo tempo la noble art ai giovani. Col senno del poi diremmo che Scapecchi per le sue qualità tecniche avrebbe meritato di diventare campione d’Europa, la sfortuna ha voluto di aver trovato sul suo cammino gente che all’epoca era imbattibile. A livello nazionale si è tolto parecchie soddisfazioni combattendo per il titolo ben 8 volte (5 vittorie e 3 sconfitte).

(alb)

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