Salvatore Erittu torna campione superando il pericoloso D’Ortenzi

Salvatore Erittu nella natia Porto Torres riconquista il titolo dei massimi leggeri che fu suo nel 2009. Ma a voler giudicare diciamo subito che la sua è stata una bella impresa, non solo per i 38 anni, ma perchè aveva di fronte un avversario più giovane e più potente, ma soprattutto perchè è uscito illeso dal duro assalto a cui D’Ortenzi lo aveva sottoposto nel terzo round. Una serie di colpi che il sardo è riuscito a incassare faticosamente e soprattutto ad arginare con il mestiere che certo non gli manca. Pensavamo che la fine del match fosse ormai prossima, ma già verso la chiusura di quel round Erittu pescava l’avversario con due diretti. Una ferita allo zigomo destro sembrava complicare per il sardo ancora di più la serata. Ma quel round senza volere diventava la fotografia di quello che sarebbe successo. D’Ortenzi doveva riprendere fiato, mentre Erittu alzava le antenne dell’allerta. L’ingenuità del romano faceva da contraltare alla consumata abilità dell’avversario. D’Ortenzi ogni volta che si avventurava nello scontro diretto veniva inscatolato abilmente. Forse quì è stato l’errore maggiore dello sfidante che nel complesso ha messo a segno i colpi più pesanti, ma si è fatto sorprendere spesso dalle risposte meno efficaci ma per certi versi d’effetto e utili ai fini del punteggio. Il match è stato piacevole e incerto fino alla fine, vivendo soprattutto sull’efficacia degli uno-due del romano e la tela dei diretti del sardo per tenerlo lontano il più possibile. Al penultimo round il richiamo subito da D’Ortenzi sembrava avviare l’incontro verso una conclusione definitiva. Il richiamo spronava D’Ortenzi a reagire con più veemenza ed era poi Erittu in difficoltà nello stesso round a subire a sua volta un richiamo. Nell’ultimo round si susseguono scambi dalla corta distanza fino al gong che chiude un match, che non ha certo annoiato. Erittu viene festeggiato già prima del verdetto, mentre l’angolo del romano composto da Simone Autorino, Franco Federici e il manager Buccioni attende fiducioso. Il verdetto non ci pare così facile da emettere, perchè in fondo è stato un match equilibrato con qualche round a doppio giudizio. Alla fine però i tre giudici vedono la vittoria di Salvatore Erittu, due verdetti vanno al sardo per due punti, mentre il terzo per 4 lascia perplessi. In sostanza il pronostico è stato rispettato: a vincere è stata l’esperienza di Erittu contro un avversario che per la prima volta faceva la conoscenza delle 10 riprese. Erittu è il campione, ma se D’Ortenzi fa tesoro della serata sarda il prossimo è lui.

L’apertura della serata, che porta la sigla organizzativa di Salvatore Cherchi e della Opi Since 82, veniva effettuata dal piuma Gabriele Cossu che non aveva difficoltà a prendere l’iniziativa contro Nemanja Dabljov. Al terzo round il serbo subiva anche un conteggio, ma riusciva ugualmente ad arrivare al termine delle 6 riprese per un rallentamento di Cossu, che accusava quando colpiva un fastidio al fianco. Molto atteso il rientro di Alessandro Goddi dopo la sconfitta subita per l’europeo.

Contro il serbo Bojan Radovic probabilmente disputa l’ultimo match da medio, avendo intenzione di passate nella categoria superiore. Goddi fa subito una buona impressione oltrettutto contro un avversario che non gli rende la vita facile. L’aggressività del sardo sgretola con metodicità la resistenza del serbo, che subisce 2 conteggi nel terzo round e viene tolto di gara dall’arbitro nel quarto round dopo altri due conteggi.

 

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