Geografo e Bevilacqua campioni, Boezio una rivelazione

Una serata da incorniciare non solo per la location, lo Stadio Nicola Pietrangeli è meta privilegiata per le manifestazioni più importanti, ma soprattutto per lo spettacolo fornito dagli atleti, vincitori e vinti, stavolta accomunati in un unico applauso. Il duo BBT e Campagnano Boxing Team funziona a meraviglia e a trarne vantaggi sotto certi aspetti è tutto il movimento. Il pubblico ancora una volta ha risposto bene, ma su questo conoscendo l’esperienza di Davide Buccioni non avevamo dubbi. Una serata con 7 matches di professionisti, di cui 2 con titolo, sembra rievocare tempi lontani, ma speriamo non impossibili da ripetere. La manifestazione presentava 2 titoli con due protagonisti, Geografo e Bevilacqua, che sembrano con le loro imprese acquistare di volta in volta maggiori consensi. Mirko Geografo, novello campione italiano dei medi, era chiamato ad una conferma o meglio a un severo esame per la prima difesa del titolo. Non si conosceva molto dello sfidante, se non che in Puglia aveva un buon seguito e quello che più conta dimostrava di migliorare match dopo match. L’importanza di un titolo risveglia stimoli più reconditi. Il pugliese Marco Boezio è stato la grande sorpresa della giornata. Ed è grazie a lui se lo spettacolo ha raggiunto i picchi più alti. Geografo, il campione, si è trovato a risolvere situazioni intricate avendo di fronte un avversario che lo ha pressato dal primo fino all’ultimo minuto. Nel rivedere il filmato abbiamo cercato un momento in cui il pugliese si sia messo sulla difensiva, e quando lo ha fatto il merito era di Geografo che compiva “veri capolavori” per uscire dall’assedio e piazzare le sue serie veloci con montanti e ganci. Una tattica incredibilmente dispendiosa quella dello sfidante, che ha sostenuto un ritmo frenetico con lieve rallentamento solo nelle ultime due riprese, grazie soprattutto alla bravura di Geografo. Il romano ha confermato in pieno il suo valore, che sembra uscire allo scoperto match dopo match. E’ stato pressato in continuazione, ha dovuto incassare in alcune occasioni colpi durissimi, ha replicato con combinazioni che non vedevamo da molto tempo, facendoci capire che la materia prima quando c’è col tempo esce allo scoperto. Il match non era cominciato bene per Geografo costretto a tamponare la furia Boezio, ma il romano è pugile di grande intelligenza e sembra fotografare nella difficoltà pregi e difetti dell’avversario. Se poi aggiungiamo un tempismo e una velocità fuori del comune, avremo il quadro completo. Il match è finito in dirittura d’arrivo. Un giudice dava il pari, e gli altri due avevano un punto di vantaggio per Geografo. Una gran bella sfida che sarebbe bello rivedere in una rivincita.

Nel match precedente si aveva l’ennesima conferma di Vincenzo Bevilacqua, stavolta a livello internazionale. Il romano, nato in una società del Laurentino e cresciuto a Pomezia con il maestro D’Alessandri, ha superato il francese Gregory Trenel senza tentennamenti. In palio c’era il Mediterraneo WBC dei superwelter. Al pugile ospite è rimasta solo la soddisfazione di aver resistito ai punti dimostrando quel coraggio di cui non dubitava nessuno, viste le numerose vittorie in Francia. Anche qui con il romano ci ritroviamo a parlare di tecnica e scelta di tempo, difficile entrare nella sua guardia e ancora più difficile sottrarsi ai suoi colpi. La fortuna per il francese è che Bevilacqua ha dato l’impressione di non voler strafare, la sua è stata una vera lezione con esecuzione finale sempre puntuale. Sono bastate poche riprese per capire che per Trenet la serata era in tortuosa salita. Colpi per linee interne e rientri tutti con naturalezza, anche se il francese ce l’ha messa tutta per capovolgere la situazione rischiando come è avvenuto nell’VIII round, quando ha piegato vistosamente le gambe. Il punteggio finale giustificava un quasi cappotto: 100-90, 100-90 e 98-92 per Bevilacqua.

La serata in apertura aveva visto le rapide vittorie del mediomassimo Adriano Sperandio (kot 1) e del medio Francesco Russo (kot 2) su Josip Perkovic e su Giuseppe Chianello, cui toccava l’ingrato compito di comparse di fronte ad avversari in giornata di grazia. Si aveva anche il sospirato esordio nella capitale dell’ex campione dei massimi Gianmarco Cardillo. Il pugile di Cassino ha favorevolmente impressionato superando ai punti il georgiano Giorgi Urjumelashvili. Cardillo ha messo in vetrina buona velocità nei colpi e un ottimo jab che ha frenato un avversario tutt’altro che malleabile, alla ricerca in molte occasioni del colpaccio risolutore. Cardillo non è cascato nel trabocchetto e ha condotto in porto con disinvoltura il suo esordio nella Capitale.

Christopher Mondongo, il piuma allenato da Franco Piatti, faceva il suo esordio vittorioso nel Trofeo WBC-FPI aperto ai seconda e terza serie. Di fronte aveva il sardo Matteo Lecca, pugile dotato di discreta potenza. Match frizzante grazie anche ai continui attacchi del romano, che prendeva subito in mano la situazione di fronte ad un avversario molto pericoloso nelle sue reazioni. Lecca durante il match perdeva punti preziosi per due richiami nel terzo e quinto round per testa bassa. Il sardo tentava il tutto per tutto nell’ultimo round, ma lo svantaggio era incolmabile.

 

 

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