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Demetrius Andrade un campione… da evitare

Demetrius Andrade (+ 26, 16 per ko) conquista il suo secondo titolo WBO dominando nei medi Walter Kautondokwa (+17, +16 per KO, – 1). L’incontro si è svolto al TD Garden di Boston. La vittoria dell’americano è stata schiacciante, al limite dell’imbarazzante soprattutto nella seconda parte del match quando Andrade, dominatore assoluto, tirava i remi in barca per non infierire e non correre rischi. Il namibiano non si è dimostrato certo pugile all’altezza di un mondiale, in cui è stato proiettato dopo il ritiro della licenza a Saunders. Nei primi 4 rounds ben 4 sono stati i conteggi, due dei quali subiti da Kautondokwa più per sbilanciamento che per il colpo. Andrade pur dominando ha avuto anche modo di rendersi antipatico colpendo l’avversario a terra, senza subire un richiamo, se non la squalifica. Un rischio del tutto inutile quanto gratuito. Ma Andrade è così, per certi versi assomiglia ad Andre Ward, il mediomassimo che si è ritirato da imbattuto. Le qualità di Andrade sono fuori discussione e la sua vittoria ha avuto proporzioni che si possono riassumere in 120-104, due dei punteggi assegnati dai giudici. Anche lui entra insieme a Rob Grant nella schiera composta da Golovkin, Alvarez e Jacobs. Abbiamo, però qualche dubbio che il trio accetti di incontrare un formidabile pedalatore che trova quasi sempre la strada per il suo sinistro. Forse se verrà revocata la squalifica il prossimo avversario potrebbe essere Saunders, se non il solito Lemieux, il pugile canadese sempre disponibile per ogni evenienza.