Piero Del Papa…una carriera da grande protagonista

La boxe italiana è stata colpita da un altro doloroso lutto per la scomparsa di Piero Del Papa a Pisa. Aveva da poco compiuto gli 80 anni. Era stato il dominatore dei mediomassimi insieme a Giulio Rinaldi, Domenico Adinolfi e Aldo Traversaro in un’epoca che abbraccia gli anni ’60 e ’70. Iniziò il pugilato da peso medio arrivando in finale agli Assoluti di Bologna nel 1957, poi passò nella categoria superiore, che sembrava perfettamente attanagliata alle sue caratteristiche di pugile veloce e possente. Arriverà sempre in zona medaglia agli Assoluti fino al trionfo del 1960 a Torino. Nello stesso anno passò professionista per diventare in poco tempo il primo pisano campione italiano ed europeo di questa incredibile categoria. Aveva uno stile personale molto efficace nella corta distanza. Non elegante, ma efficace. Alla fine del 1962 conquistava il titolo italiano battendo Piero Tomasoni, che nell’occasione non riuscì a piazzare il suo micidiale sinistro e dovette d’altro canto incassare precisi colpi di rimessa. Subì la prima sconfitta ad opera di Benito Michelon, match che divenne una sorta di confine e soprattutto di maturità che lo portò ad ottenere risultati prestigiosi. Iniziò il 1965 con una bella vittoria sul finlandese Pekka Kokkonen a casa sua. A Pisa ottiene un successo che lo immetterà nel ranking mondiale. Non ci pensa due volte ad affrontare Mauro Mina, considerato il re senza corona, a Lima in Perù. Perde di stretta misura, ma ormai il dado è tratto e l’11 marzo del 1966 scende al Palasport romano, gremito di spettatori, per affrontare l’idolo Giulio Rinaldi. Il pugile di Anzio fu superato soprattutto con intelligenza, costretto a battersi nella corta dove Del Papa non conosceva avversari. In palio c’era il titolo europeo, riconquistato da Rinaldi. Quindici riprese seguite con il fiato sospeso fino alla lettura del verdetto che decretava la vittoria del pisano e una sorta di passaggio di consegne in campo internazionale. Difenderà varie volte il titolo europeo, ma senz’altro il successo più strepitoso lo otterrà contro Vittorio Saraudi messo ko in 4 riprese. Successivamente perderà la corona europea ad opera del tedesco Lothar Stengel che risolse la gara con una testata, mentre era in netto svantaggio. Tornerà comunque campione nel 1970 battendo il croato Yvan Prebeg. Il pisano è sempre pronto ad accettare match all’estero. A Montevideo affronta Gregorio Peralta, un argentino classificato tra i primi 10 nei massimi. Il verdetto va a Peralta, ma gli applausi sono per Del Papa. Dopo aver perso con il tedesco Conny Velensek ha ugualmente una chance mondiale con il venezuelano Vicente Rondon a Caracas. Un colpo a freddo nel I round spegne le sue velleità. La sua carriera si chiude nel 1972 con un record di 45 vittorie, 17 per ko, 11 sconfitte e 4 pari. Lascia un vuoto incolmabile dove risuona la sua partecipazione a ben 18 match valevoli per un titolo.

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