E’ uscito”A bordo ring. Ganci , montanti,  e  storie di vita raccontati dall’angolo”

di Vezio Romano

“A bordo ring. Ganci , montanti,  e  storie di vita raccontati dall’angolo” è nato dall’incontro fra Mario Bambini, insegnante di pugilato presso la palestra Sport Prevenzione e Salute di Milano, e Dario Ricci, giornalista di Radio 24- Il Sole 24 Ore ed autore di pregevoli pubblicazioni su diverse discipline sportive. Il libro ha la prefazione del Presidente  FPI Vittorio Lai, l’introduzione di Maurizio Stecca e delle note a margine del prof. Massimo Scioti. “A bordo ring” può essere definito un vero atto d’amore verso il pugilato che, attraverso le esperienze di Mario Bambini, viene analizzato e descritto dal punto di vista tecnico, storico, sociale e soprattutto umano. Si inizia con Bambini fanciullo che si appassiona alla boxe grazie a suo padre Giuseppe che gli racconta le imprese del grande Rocky Marciano. A quindici anni si iscrive alla gloriosa Palestra Doria di Milano. A questo punto viene esposta in modo sintetico ma efficace la storia del pugilato milanese dagli albori ai nostri. giorni. Un posto particolare hanno le figure dei suoi maestri Ottavio Tazzi e Gianfranco Manfrini.,  molto importanti nella formazione sportiva e umana di Bambini. Per lui è  molto significativo anche il periodo trascorso da militare nella Sezione di Pugilato della Scuola Militare di Educazione Fisica di Orvieto, dove si allena con molti validi atleti fra i quali alcuni futuri campioni come Mauro Galvano, Efrem Calamati e Piero Morello.. Grazie alla bella iniziativa di Bambini quegli atleti si ritrovano ogni anno ad Orvieto insieme ai loro maestri Pitardi e Ortu e al loro comandante Salucci. A circa trenta  anni inizia l’attività di insegnante; molto belli sono i racconti dei rapporti con gli allievi, in alcuni casi anche difficili. Interessante anche l’esperienza con la boxe femminile, della quale viene ripercorsa la storia dagli inizi ad oggi. “A bordo ring” è quindi un libro che gli amanti del pugilato non possono perdere. C’è poi da notare un particolare simpatico e originale: invece che in capitoli, il testo è diviso in round che sono quindici come nei  match mondiali ai tempi di Alì e Frazier.

Foto di Flavia Valeria Romano

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