Accadde oggi: 7/12/1966 Arcari vs Consolati titolo italiano superleggeri e rivincita

di Gabriele Fradeani

A Genova si disputa il retour match, titolo in palio, del confronto che qualche mese prima, il 10 agosto per la precisione, aveva visto l’anconetano Massimo Consolati battere per ferita il più illustre rivale e fregiarsi del titolo italiano. Chi scrive era presente ai due matches e deve testimoniare che in entrambe le occasioni non vi è stata alcuna testata ma con altrettanta onestà intellettuale deve asserire che Bruno Arcari si è sempre dimostrato di un altro pianeta e conduceva in entrambe le occasioni con nettissimo vantaggio . Opinione confermata anche da uno sportivissimo Consolati che dopo il match ebbe a dire “batterei sempre Arcari per ferita perché ha le arcate deboli e saprei come spaccarlo con la sola forza dei pugni ma hanno fatto bene a dare a lui la vittoria perché sono un buon pugile ma nulla di più e lui è un campione. Io posso aspirare al titolo nazionale ma lui potrebbe diventare anche campione europeo e perché no? Anche mondiale”. Dobbiamo dire che nel prosieguo della carriera di Arcari, Consolati si è dimostrato un ottimo profeta. Poco da dire sul combattimento in quanto dobbiamo accreditare al campione un grandissimo coraggio ed una stoica resistenza unita ad una furbizia tutta marchigiana e come scriveva Balduzzi su Boxe Ring “ un orgoglio smisurato ed una dignitosa signorilità che onorano lui e lo sport del pugilato”. Della condotta di Arcari che dire? Più di quel match contano i risultati raggiunti da quello che diventerà uno dei nostri campioni più osannati: campione italiano, europeo e mondiale con 73 combattimenti di cui solo due persi per ferita, con Consolati e Colella. Un record irripetibile al cospetto del quale non si può che inchinarsi.

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