IL PUNTO DEL VICEPRES. D’Ambrosi – Si può volare in alto.

Si può volare in alto.
La magica notte di Trento, che certifica il prepotente ritorno alla ribalta del pugilato Pro, e la prestigiosa medaglia d’argento conquistata dalla Carini ai Campionati Mondiali, sono i segni inconfutabili di un consolidato, energico sviuluppo del movimento pugilistico nazionale.
I tre anni passati e i tanti provvedimenti attuati dal Presidente Lai e dal Consiglio federale, hanno cominciato a produrre i giusti frutti.
Senza dubbio, il certosino lavoro fatto con le emittenti televisive – Rai sport, Eurosport e Dazn – ha permesso, nell’ultimo anno, una significativa diffusione degli eventi Pro più importanti.
Cosa che ha ridestato, ipso facto, un nuovo e più pregnante interesse verso il pugilato Pro tornato appetibile per emittenti televisive e nuovi sponsor.
Adesso è il momento di incanalare nuove risorse verso le società promoter – con cui è stata programmato un incontro il 17 ottobre p.v.- e lo faremo già dal prossimo anno.
Nel contempo, supportati dalle politiche espansive federali (in virtù delle quali sono stati erogati, dal 2017 ad oggi, circa 9.000.000,00 di Euro per l’attività pugilistica nazionale ed internazionale) le società ed i tecnici hanno saputo crescere nuove leve pugilistiche.
Così, i giovani talenti, emersi in questo quadriennio, hanno portato in dote 83 medaglie conquistate ai più importanti eventi internazionali (Campionati europei e mondiali).
Nuovi giovani talenti che stanno coprendo il gap generazionale emerso nel precedente quadriennio, quando ai vari Cammarelle, Russo, Picardi, Valentino e Mangiacapre non si è affiancata – absit invidia verbis – una nuova leva pugilistica, mandando in tilt, peraltro, anche il movimento Pro che, a differenza dei decenni precedenti, non ha ricevuto nuovi innesti dal circuito dei dilettanti.
Come più volte ribadito, il presente quadriennio si sta rivelando utile soprattutto per ricostruire le fondamenta di un movimento il cui sviluppo dovrà essere completato nel futuro quadriennio.
Questo quadriennio – che puó essere considerato di transizione e ricostruzione – si sta rilevando, peraltro, strategicamente determinante per il prossimo futuro della nobile arte italiana.
Un futuro in cui anche il pugilato femminile sarà sempre più protagonista.
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D’Ambrosi

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