Accadde oggi: 17 febbraio 1971 Marco Scano batte Gianni Zampieri

Il 17 febbraio 1971 a Porto Santo Stefano è in palio il titolo italiano dei welter. Il campione è Gianni Zampieri, romano di Centocelle, un sosia sia pure in forma ridotta di Nino Benvenuti. Ha un sinistro d’autore, difficile da contrastare quando è in giornata, ma soprattutto quando non si lascia trasportare dal carattere che lo porta a scambiare quando non deve, anche perché le sue doti di incassatore non sono certo a prova di bomba. Era successo qualche tempo prima quando fu messo ko da Enzo Pulcrano in uno dei più sentiti derby pugilistici.  Il buon senso gli diceva di usare principalmente il jab sinistro, un colpo che il clan del sardo Marco Scano, soprattutto Golinelli, temeva particolarmente. Ma Gianni si infilò nella rete dell’entusiasmo e soprattutto in quella dello spettacolo, rinunciando alla prudenza che sarebbe stata fondamentale. Scano in pratica era il successore di Fortunato Manca, con meno potenza ma forse con più varietà di temi. Il match nei primi round sembrava scorrere sui binari che tutti si aspettavano, non certo favorevoli allo sfidante. Ma Zampieri, temperamento focoso non ebbe la pazienza richiesta e cominciò a scambiare con il sardo invitato a nozze. Con il passare dei round si capiva che quella non era la via per andare in paradiso. Alla nona ripresa la conclusione. Zampieri “pescato” da tre destri e un sinistro accusava e metteva un ginocchio a terra. Appena in piedi era lui ad attaccare rabbiosamente, gli scambi s’infittivano fino a quando il romano esausto posava nuovamente il ginocchio a terra…se fosse stato per lui avrebbe continuato, ma era l’arbitro, viste le condizioni, a sospendere. La conquista del titolo italiano contro un ottimo avversario fu per Marco Scano il trampolino di lancio per arrivare nel 1976 all’europeo vinto in maniera clamorosa contro l’inglese Pat Thomas. Tra Zampieri e Scano tutto finito? Neanche per sogno. I due s’incontreranno di nuovo a Cagliari sempre per il titolo un anno dopo. Vincerà nuovamente Scano ponendo fine al match nel VII round, una sconfitta che fece capire al pugile romano che aveva appena 27 anni, di non essere più un primattore in questo sport.

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