Accadde oggi: 26 ottobre 1951 Rocky Marciano mette ko Joe Louis, suo idolo.

Il 26 ottobre 1951 il Madison Square Garden registra il pienone. Non si tratta di un titolo mondiale, ma per molti versi è più importante. Sul ring salgono Joe Louis e Rocky Marciano. Sono due pesi massimi e la loro sfida ha il valore di una semifinale mondiale. Joe Louis, 37 anni, era il più amato tra i pugili americani di sempre. Si era ritirato nel 1948 da campione del mondo dopo aver dominato per 11 anni. Problemi con il fisco lo costrinsero a rientrare nel 1950 quando incontrò l’allora campione Ezzard Charles, che vinse il match. Louis non demordeva e riprese a vincere con regolarità. Non aveva più la micidiale potenza di prima, ma la classe era intatta, un po’ meno i riflessi. Il suo avversario si chiamava Rocky Marciano, 28 anni, un nome di battaglia che non nascondeva le sue origini abruzzesi con il cognome di Marchegiano, genitori provenienti da Ripa Teatina. Una carriera dilettantistica tutt’altro che esaltante ma con un incredibile esplosione tra i professionisti, grazie a una potenza fuori del comune e ad un’aggressività ossessionante. L’italoamericano era imbattuto dopo 37 match, ma quello che più conta è che solo 5 avversari avevano sentito il gong dell’ultima ripresa. Marciano era considerato la grande speranza bianca, soprattutto per il fatto che i pugili di colore dominavano la scena da circa 17 anni. Nonostante la differente età i favori del pronostico erano dalla parte di Louis. Di tanto in tanto Marciano sbirciava verso l’angolo dell’avversario, non c’era odio nel suo sguardo, ma ammirazione, stava per incontrare il suo idolo. Dopo un paio di riprese si capisce che Joe, leggermente in vantaggio, non può reggere quel ritmo, incassa colpi durissimi e fa la conoscenza con quel destro chiamato vezzosamente “SuzieQ”, ma efficace come una bomba. Louis utilizza tutta la sua esperienza per tenere a freno l’irruenza di un avversario “grezzo”, ma tremendamente forte. Ci riesce fino all’VIII round quando viene pescato dal sinistro di Rocky, va al tappeto, ma si rialza dopo i fatidici 8”, il match dura ancora pochi secondi quando dopo una serie il destro si abbatte impietoso sulla mascella di Joe. Stavolta la caduta è brutta e Joe vola fuori dalle corde sorretto a stento dai presenti di bordoring. Un ko che tenne in apprensione, ma alla fine Louis si rialzò e fu accompagnato al camerino. La prima visita che ricevette fu quella di Marciano che venne quasi a scusarsi. Quella sera fu decretata la fine della carriera di un grande campione e l’inizio di una nuova che vide Rocky Marciano, protagonista imbattuto e forse imbattibile, futuro campione del mondo.

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