Accadde oggi: 17 dicembre 1934 nasceva Fortunato Manca grande avversario di Loi e Mazzinghi

di Leonardo Pisani

Un grande pugile che non bisogna dimenticare; un fisico eccezionale, grande ritmo nel boxare e scelta di tempo eccezionale pur non essendo molto veloce; Umberto Branchini non aveva dubbi Fortunato Manca è stato uno dei più forti pesi welter europei che hanno calcato il ring, duro come una roccia non ha mai perso prima del limite, tranne una sconfitta dubbia per squalifica ad inizio carriera ed ha affrontato fuoriclasse del ring: Duilio Loi, Bruno Visintin, Sandro Mazzinghi, Curtis Cokes e non temeva nessuno andando a combattere fuori casa contro ottimi pugili come Chris Christensen a  Copenhagen, il picchiatore argentino Jorge Jose Fernandez al Luna Park di Buenos Aires ed il campione thailandese Apidej Sithiran contro cui Manca ebbe  la sua ultima vittoria prima di ritirarsi per problemi alla retina a Bangkok.

Un ottimo record quello di Fortunato Manca con 71 vittorie di cui 31 prima del limite, 8 sconfitte nessuna prima del limite e 4 pari. Manca combattè nel periodo d’oro della boxe sarda, al tempo di Rollo, Burruni, Zuddas, dell’originario sardo Duilio Loi,  del campione olimpico a Tokyo Fernando Atzori e Franco Udella. La boxe era seguitissima in Sardegna all’epoca, le palestre piene di tanti talenti, il pubblico affluiva numeroso agli incontri, proprio in occasione dell’europeo dei welter, del derby sardo Loi- Manca nello Stadio Amsicora, di Cagliari, le cronache parlavano di spalti gremiti come se giocasse il Cagliari se non di più.; era il 15 luglio 1962, Manca si battè bene ma perse con il fuoriclasse Duilio; ma disputò un ottimo match. Fortunato Manca è nato il 17 dicembre 1934 a Monserrato (Cagliari) e debuttò al professionismo nel 1955 come welter nella sua Cagliari battendo il più esperto Giovanni Frigeri e iniziò a scalare le classifiche italiane con una serie di vittorie e una unica da una dubbia sconfitta per squalifica- carattere mite ma spesso si innervosiva come quando diede un morso su una  spalla allo scorbutico Wally Swift sul ring di Cagliari nel 1961.

Dopo 34 vittorie , una sconfitta per squalifica e due pari il primo maggio 1960 ha la prima occasione di vincere un titolo, quello dei welter; il ring è quello di Cagliari e l’avversario – altri tempi- un altro fuoriclasse delle 4 corde il sopraffino tecnico Bruno Visentin, un match combattuto dove si scontrarono possanza e tecnica, ritmo e velocità, potenza e finezze tecniche in equilibrio tanto da portare ad un verdetto di parità.

Tutto da rifare per Manca, riprende a combattere vincendo una  ventina di incontri ed ha un’ altra possibilità per combattere per una cintura, sempre welter, sempre a Cagliari, sempre contro un italiano, ma il titolo è Europeo e l’avversario è stratosferico: Duilio Loi; Manca perde come da pronostico ma fa gran bella figura, ormai è tra i migliori welter o superwelter del Vecchio Mondo; presto arriva la cintura italiana dei welter vinta  il 14 dicembre 1962 al palazzetto dello sport di Roma contro il romanissimo Fernando Proietti ai punti in 12 riprese. Poi qualche incontro vinto, qualcuno perso sempre ai punti fuori casa e finalmente l’europeo dei welter contro l’imbattuto francese della Martinica Francois Pavilla; Fortunato lo mette sotto pressione, lo incalza sino a sconfiggerlo per kot alla 6 ripresa, il pubblico del palazzetto dello sport di Roma lo applaude a lungo; ha dato spettacolo. Ormai è considerato un grande della boxe, ed arriva l’occasione della sua vita il mondiale nella categoria superiore; quella dei Medi Junior come la chiamavano allora, insomma i superwelter contro il grande toscano Sandro Mazzinghi. La sede sempre al Palazzetto a Roma, è  l’11 dicembre 1964 in palio sia la cintura Wbc che Wba; un incontro atteso con un ottimo programma combattono anche il giovane Arcari, l’oro olimpico dei massimi De Piccoli ed il titolo italiano dei medi tra Tiberia e Piazza.  Manca era diventato un beniamino del pubblico e l’organizzatore Rino Tommasi lo inseriva spesso nei cartelloni; quella volta fu considerato una vittima sacrificale, Mazzinghi l’anno prima aveva difeso due volte il mondiale con due vittorie prima del limite contro Tony Montano e Gaspar Ortega; vinse anche quella volta ma ai punti contro la roccia sarda e dopo aver passato brutti momenti, specie all’ultimo round. Manca combattè dopo il mondiale altre 7 volte, una unica sconfitta contro il fuoriclasse Curtis Cokes, uno spauracchio di Dallas che era evitato come la peste, tanto che stava decidendo di abbandonare la boxe; Manca non aveva paura di nessuno; lo affrontò a testa alta e perse ai punti; dopo quel match Cokes prese maggiore fiducia battè Luis Manuel Rodriguez poi vinse il mondiale dei welter che mantenne dal 1966 al 1969 quando lo lasciò nelle mani dell’incommensurabile Jose Napoles.  Fortunato nell’ultimo anno di boxe si prese il lusso di vincere il titolo europeo dei welter battendo per ko alla terza ripresa lo spagnolo Carmelo Gracia a Madrid poi il 31 agosto 1965 volò in una infuocata Bangkok a battere invitto campione OBBF e thailandese Apidej Sithiran. Un match che però acuì il problema alla retina di Manca che si staccò, da qui la decisione  di lasciare la boxe combattuta, anche se in ottima forma . In 10 anni di carriera Manca è andato solo una volta al tappeto per pochissimi secondi contro il grande Loi. Fortunato non lasciò il mondo della boxe, divenne un ottimo ed amato insegnante, è scomparso il 17 dicembre 2008.

Oltre ad essere stato un grandissimo pugile ed uno dei migliori superwelter che abbiano calcato il ring- non lo dico io ma esperti come Bert Sugar- oltre ad essere stato una gloria dello sport italiano è stato anche un uomo generoso e sportivo. Il grande e indimenticabile Sandro Mazzinghi mi scrisse un ricordo di Fortunato Manca e di quel mondiale disputato dove si evince la sportività e l’umanità di Sandro nei confronti di un valoroso avversario; questo a distanza di 50 anni. Lo ringrazio di cuore e  Ecco il ricordo di Sandro “Un pensiero ad un mio grande avversario” Fortunato Manca” pugile Sardo e grande combattente .
Ricordo era  l’undici dicembre del 1964 quando sul ring romano difesi il Titolo Mondiale dei medi Junior con un Pala Eur esaurito in ogni ordine di posto,ma si sa “Roma e Milano erano le Capitali della Boxe Europea a quell’epoca”.Manca era un pugile dotato di grande esperienza grande combattente e molto potente alla corta distanza fu un match durissimo per me, in più di un’occasione riuscì a mettermi in difficoltà ma riuscì a vincere ai punti dopo 15 durissimi round . Un avversario fortissimo ricordo che dovetti sudare le proverbiali sette camicie per aggiudicarmi il verdetto e non potrò mai dimenticare quell’impeto che lo distingueva da molti altri campioni che ho incontrato nella mia lunga carriera.
Oggi senza ombra di dubbio un Campione come lui avrebbe fatto scintille sui ring di tutto il Mondo, lo ricordo con grande stima”.

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