Angolo blù…Sara Stirpe ha come modello Katie Taylor

di Vezio Romano

Foto di Flavia Valeria Romano

Sara Stirpe è nata a Genova il 12 luglio del 1996. Alta 165 cm per 69 kg di peso, fa parte della ASD Rossetto Boxe di Arenzano ed è allenata dai maestri Simone Rossetto e Luca Bruzzone. Ha debuttato nel 2016. Ai Campionati Italiani Assoluti del 2020 (svoltisi nel gennaio 2021) ad Avellino ha conquistato la medaglia d’oro nella categoria degli 81 kg. Ha un record di 9 vittorie, 9 sconfitte e 7 pareggi.

D. Come hai iniziato a praticare il pugilato?

R. Avevo diciotto anni, ero “cicciottella” ed i coetanei mi prendevano spesso in giro per questo. Io reagivo con rabbia. Per superare questo disagio, un mio amico mi consigliò di andare nella palestra di boxe che il maestro Rossetto aveva da poco aperto. Pesavo 95 kg, poi ho perso molti chili tanto che ho debuttato a 64 kg; indubbiamente ho esagerato nelle privazioni alimentari, così poi ho combattuto nelle categorie 69 e 75 kg. Dopo due anni di fermo, dovuto a problemi familiari, sono arrivata a 81 kg. Adesso, grazie ad una alimentazione corretta, sono stabile a 69 kg.

D. Quale è stata la tua più bella soddisfazione nella boxe?

R. La medaglia d’oro ai Campionati Italiani Assoluti ad Avellino. Questo risultato mi ha dato un grande stimolo. Anche l’ultimo incontro vinto in Polonia mi ha gratificato: è stato il mio primo match all’estero con la Nazionale.

D. E la più brutta delusione?

R. Sinceramente non ho avuto grandi delusioni, ma il periodo di fermo è stato pesante.

D. Come ti vedi pugilisticamente?

R. Io mi adatto all’avversaria che ho di fronte, cambio impostazione in base alla situazione.

D. Hai un campione preferito?

R. Katie Taylor. Lei ha tutte le doti che servono nella boxe: grande tecnica e grande carattere.

D. C’è un libro o un film sul pugilato che ti piace?

R. Il libro “Il re del mondo” di David Remnick sulla vita di Muhammad Alì: una storia veramente affascinante.

D. Oltre al pugilato che interessi hai?

R. Con mio fratello abbiamo una caffetteria dove ho lavorato per cinque anni. Sono là quando non sono impegnata negli allenamenti e nelle competizioni.

D. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

R. Per continuare l’attività agonistica spero di entrare a far parte di un Gruppo Sportivo dello Stato e di ottenere buoni risultati in tornei importanti.

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