A Osimo e Ferrara le Marche sugli scudi con Charlemagne Metonyekpon e Mattia Occhinero nuovi campioni

di Roberto Senigalliesi

Non era mai accaduto che due pugili professionistici marchigiani tentassero, lo stesso giorno ed in luoghi differenti, di conquistare il titolo nazionale professionistico e men che meno ci riuscissero! Ed ora è realtà: contro ogni più rosea previsione sia Charlemagne Metonyekpon, originario del Benin ma italiano a tutti gli effetti, soprattutto nel cuore,  e Mattia Occhinero, anconetano doc, da ieri sera, 26 marzo 2022, possono fregiarsi di essere: il primo campione italiano dei pesi superleggeri, il secondo dei pesi piuma. Charly ha battuto ai punti nelle canoniche  dieci riprese il detentore del titolo, il bognese Arblin Kaba, al Palabaldinelli di Osimo; nello stesso momento a Ferrara Mattia Occhinero si sbarazzava con un perentorio Ko alla terza ripresa dell’idolo di casa Mattia Musacchi. Un colpo grosso messo a segno dal pugilato che porta le Marche e segnatamente la provincia di Ancona ai vertici nazionali e che ci rifà da un lungo digiuno in fatto di titoli professionistici. Ma veniamo alle due distinte imprese.

Osimo

Pubblico delle grandi occasioni al Palabaldinelli con tutti i posti a disposizione esauriti, per le limitazioni Covid; circa mille spettatori che hanno assistito con entusiasmo ad una riunione bene organizzata dalla B.B.T. di Roma coadiuvata dalla locale Boxing Club Castelfidardo. Diciamo subito che il pugile locale Charlemagne Metonyekpon si è imposto con decisione unanime ed ha quindi conquistato il titolo italiano dei superleggeri battendo al termine delle dieci  riprese il detentore Arblin Kaba. Match equilibrato che ha visto un prevalere nella prima parte dello sfidante e che ha registrato un parziale recupero nella seconda parte da parte del campione. Decisione unanime, dicevamo, e pertanto certificata da tutti tre i giudici. Anche a  nostro parere due punti c’erano tutti: Charly ha quasi sempre imposto un ritmo sostenuto ed è andato a segno con  maggiore precisione. Il combattimento , pure accanito, non ha avuto episodi particolari e si è snodato con  una continua  leggera prevalenza dello sfidante che ha sicuramente messo più determinazione e più agonismo in tutti i dieci round. Un successo che ha esaltato il pubblico presente e che ha inorgoglito i tecnici Marra e Gabbanelli che hanno fortemente creduto in Charly. Nessuna contestazione in sala ed accettazione del verdetto; giornalisti, peraltro qualificati, dalla televisione hanno creduto di vedere una altra realtà e ciò dispiace perché è ben noto che una conto è visionare un match dal vivo e ben altro è vederlo in televisione dove le prospettive possono essere alterate. Vogliamo sommessamente evidenziare che il punteggio massimo a favore di Charly è stato dato da un giudice Emiliano Romagnolo e che come supervisore c’era Massimo Barrovecchio che non è certamente l’ultimo arrivato.

Di spalla altro combattimento agonisticamente validissimo fra Ramo Aleksander e Demehenko. Non c’è stata la soluzione prima del limite come si pensava vista la potenza di entrambi ma i due si sono affrontati sin  dalla prima ripresa alla corta e media distanza con scambi prolungati. Più esperto il romagnolo ma più giovane e scattante Ramo che ha preso sempre d’incontro l’avversario per poi chiudersi e vanificare le reazioni dell’avversario. Verdetto unanime anche in questo caso con tutte le riprese a favore del pugile locale. Bisogna peraltro dare atto a Demehenko di avere dimostrato, ad onta dei 40 anni compiuti, doti di resistenza e caparbietà veramente notevoli e di un agone veramente rilevante.

Fra i dilettanti, che hanno avuto il merito di scaldare l’atmosfera in attesa dei matches professionistici, si sono messi particolarmente  in luce Razgui, Wolak e Cacchiarelli, tutti del Boxing Club Castelfidardo.

Parterre d’eccezione con i sindaci di Castelfidardo ed Osimo, Roberto Ascani e Simone Pugnaloni, il Presidente del Coni Regionale, Fabio Luna, il Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini, l’Assessore allo Sport, Romina Calvani, il Presidente Regionale FPI, Luciano Romanella.

Arbitri Giudici: Sauro Di Clementi, Alberto Lupi, Massimo Mordini, Carlo Franchi, Paolo Ruggeri; Commissario di Riunione: Gabriele Fradeani; medico di bordo ring: Roberto Bruscoli; Cronometristi: Simonetta Onorati, Andrea Domogrossi; Annunciatore: Valerio Lamanna; Supervisore: Massimo Barrovecchio.

I risultati

Pesi superleggeri titolo italiano: Metonyekpon Charlemagne ( B.T.T. sfidante, kg 63,100) b.ai punti  Kaba Arblin (Cavallari Ventura, kg 63,500)  10 riprese; Pesi mediomassimi: Ramo Aleksander (B.T.T., kg 82,4) b. ai punti Demehenko Srhij (Davide Bianchi) 6 riprese;

Youth kg 60: Razgui Rayen (B.C.C.)  b. Falcioni Alessio (Ruffini Team); Elite kg 71: Bushgjokaj Roberto ( B.C.C.) b. Doda Qamil ( Pug. Jesina); kg 80: Wolak Daniel (B.C.C.) b. Fofana David (Pug. Maceratese); kg 92: Cacchiarelli Davide (B.C.C.) b. Ettorre Fabio ( Pug. Rosetana); junior kg 66: Ferracuti Leonardo (San Giorgio Boxing) b. Di Gioia Mario (Pug. Senigallia)

Ferrara

Non pochi avevano considerato azzardata la decisione di accettare con soli cinque giorni di preavviso la richiesta da parte dei fratelli Duran di sostituire il titolare del titolo italiano dei pesi piuma, Davide Tassi,  in un  match contro il challenger al titolo ed idolo della città emiliana Mattia Musacchi valido per il titolo nazionale. Una ghiotta occasione che né Occhinero, né Cappellini, il suo tecnico preparatore, potevano farsi sfuggire. Il risultato sul ring? Ko alla terza ripresa e titolo saldo nelle mani dell’anconetano. A questo punto c’è da chiedersi: dove arriverà il piuma Mattia Occhinero? Difficile dirlo: è stato un buon dilettante ed ha iniziato a combattere a torso nudo senza evidenziare grossissime qualità ma poi con il procedere dei combattimenti si è scoperto un fighter micidiale. Ha sfoderato un pugno pesantissimo ed ha cominciato ad abbattere gli avversari come birilli. Lo stesso è accaduto sul ring di Ferrara dove, giova ripeterlo, chiamato all’ultimo minuto e con soli cinque giorni di preavviso, ha battuto per Ko alla terza ripresa il pugile locale Mattia Musacchi, in un match valevole per il titolo italiano dei piuma. Vittoria indiscutibile conquistata alla maniera forte che non lascia adito dubbi e che esalta una prestazione superlativa. Negli ultimi cinque combattimenti ha messo ko alla seconda ripresa, Pio Antonio Nettuno ad Ancona, alla prima ripresa Ilgvars Krauklis a Lastra a Signa, al secondo round Michael Nielsen in Danimarca, al terzo tempo Alessandro Lozzi a Corinaldo ed ora, sempre alla terza ripresa, Mattia Musacchi. Un record imbattuto di dieci combattimenti con nove vittorie, di cui sei prima del limite, e un pareggio.  Sulla cronaca del match di Ferrara c’è veramente poco da dire: Occhinero è partito di scatto ed ha messo subito al tappeto l’avversario con un  magistrale gancio sinistro; nella seconda sembrava che Musacchi si fosse ripreso ma poi nella terza lo stesso colpo dell’anconetano, il gancio sinistro, è nuovamente andato a segno e per Musacchi si sono spente le luci del ring.

Ed ora lanciamo un input alle istituzioni pubbliche e imprenditoriali anconetane: abbiamo due campioni italiani, possibile che non si possano organizzare combattimenti qui nel capoluogo, che pure in passato è stato un tempio della boxe e dove vanta numerosi sostenitori?

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