Sul campo della Romulea una serata da incorniciare con i campioni Pietro Rossetti e Charlemagne Metonyekpon

La boxe riappare in televisione con uno spettacolo che trova un alto gradimento, soprattutto grazie a due titoli che sono stati ampiamente riscattati nella dovuta meritocrazia. Questo grazie all’organizzatore Davide Buccioni e alla nuova politica verso i pro della FPI. Roma ha rivissuto sensazioni legate a un passato di ricordi e imprese. Il glorioso campo sportivo della Romulea ha fatto da contraltare a questa bella giornata con due titoli in palio. Pietro Rossetti (+ 15, – 1), giovane welter, un beniamino del pubblico romano, formatosi in una palestra, la Boxing Team Roma XI, fucina di campioni e promesse, ha affrontato sulle 10 riprese l’emergente spagnolo Aaaron Alhambra (+ 11, – 2) per l’ IBF Latino, ma avrebbe anche potuto chiamarsi mondialino per quello che hanno fatto vedere due atleti che non si sono risparmiati forse nemmeno una frazione di secondo. Una sfida a ferro fuoco con il nostro “The butcher” che non ha mai mollato la presa pressando un avversario tutt’altro che arrendevole oltre che inossidabile, incassando le mazzate del romano, replicando ogni volta che riusciva a tirarsi fuori con abilità dalla boxe aggressiva dell’avversario. Alhambra ha incassato  una quantità “industriale” di colpi dando segnali di cedimento con un conteggio subito nel primo round, forse dovuto pure a una scivolata, con una ferita ben tamponata alla palpebra destra e l’aver sputato un paio di volte il paradenti per una “tregua” momentanea. Anche il romano ha incassato qualche replica con i veloci 1-2 dell’indomabile avversario, in difficoltà quando era stretto alle corde. Alla fine la vittoria non poteva che arridere al pugile di Mattioli e Ascani che in pratica ha tenuto sempre l’iniziativa, ma gli applausi sono andati anche allo spagnolo per la sua bravura e coraggio.

Nell’altro match valevole per il titolo italiano dei superleggeri il campione Charlemagne Metonyepkon affrontava lo sfidante Jacopo Fazzino. I due si conoscevano per essersi incontrati precedentemente e per ritrovarsi di fronte mostrando progressi non indifferenti. Il pugile del Benin ha messo subito in mostra una boxe ad ampio raggio, partendo anche da lontano con colpi al corpo e al volto del romano. Quest’ultimo dal canto suo ha dimostrato buone doti di incassatore, non disdegnando, quando la distanza si accorciava, a scambiare con durezza. Fazzino ha costretto il campione ad un continuo movimento. I due riportavano segnali della durezza del match con un taglio allo zigomo destro di Fazzino e il sangue dal naso di Metonyekpon. Il campione era costretto a rallentare solo nell’ultimo round di fronte agli attacchi di uno sfidante mai domo e decisamente migliorato. Anche in questo match si è avuto un verdetto unanime a favore di Metonyepkon con applausi meritati anche a Fazzino.

Negli altri incontri senz’altro positivo il rientro del superwelter Damiano Falcinelli vincitore ai punti sul croato Luka Leskovic. Vittorie rapide nei match di apertura del massimo Antonio Carlesimo che si è sbarazzato in un round di Igor Mihaljevic e del piuma Salvatore Contino a cui sono stati sufficienti due round per aver ragione di Connor Harland.

A bordo ring erano ben visibili Michael Magnesi, pronto per un impegnativo rientro, e Alessandra Branco nella duplice veste di manager e organizzatrice.

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