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Viaggio nelle società italiane: “A.S.D. Polisportiva Pugilistica Di Luisa”
di Giovanni Calabresi
– Maestro Di Luisa parlaci del territorio dove è situata la “ASD Polisportiva Pugilistica Di Luisa”.
Siamo a Lago Patria nel Comune di Giugliano, fino a pochi anni fa Lago Patria era una zona prettamente balneare, da un po’ di anni molte famiglie dell’hinterland di Napoli e di Caserta si sono trasferite a vivere qui stabilmente. È una bella zona residenziale, é un posto vacanziero, il più bel posto del litorale Domizio con un buon tessuto sociale. Tanti giovani si affacciano al pugilato, ragazzi e anche molte ragazze.
– Come è nato in te l’amore per il pugilato?
Ho iniziato a fare il pugilato da ragazzino, nel 1974. Mi trovai a Napoli a Piazza Dante, dove c’era la “Olimpia Boxe” e mi affacciai in questa palestra dove insegnava il maestro Lino Camerlengo, appena scesi in Palestra, incontrai il maestro Camerlengo, era piccolino, con gli occhiali e mi disse subito: -” Che vuoi fare” e io risposi deciso: – “Pugilato”. Camerlengo è stato il maestro dei maestri Campani, io abitavo a Villaricca e tutti i giorni col pullman andavo in palestra. Feci le visite mediche e dopo sette mesi feci parte della squadra della Campania per i Campionati Italiani Novizi a Treviso, che all’ epoca si chiamavano “Primi Pugni”. La squadra campana era accompagnata da Lino Camerlengo e Geppino Silvestri. Fummo quattro finalisti: Io, Patrizio Oliva, Vaccari e Franco Ciccarelli di Giugliano. Portammo molte medaglie d’oro, poi passai dilettante. All’ epoca c’erano terza serie, seconda serie e prima serie che secondo me era la migliore cosa. Continuai a combattere, partecipai a Tornei, Campionati e dopo 86 match passai professionista dove arrivai a ridosso del Titolo Italiano, ma non avevo sponsor e dopo una decina di match lasciai l’agonismo. Da dilettante sostenni 86 match, e dieci da professionista, ero un pugile dotato di buona tecnica insegnatami dal maestro Camerlengo, che si allineava in quanto a tecnica con il famoso Steve Klaus.
– Come è nata la “A.S.D. Polisportiva Pugilistica Di Luisa”?
Come smisi l’attività agonistica, mi chiamò il professor Aldo Ferrara, il nostro Aldo Ferrara, presidente benemerito che da poco ci ha lasciato a cento anni, mi propose di dargli una mano giù alla “Fulgor Boxe” dove lui insegnava dopo il ritiro del maestro Silvestri. Li cominciai ad insegnare insieme a Ciro De Leva. Io in verità volevo fare l’arbitro, ma Ferrara mi sconsigliò: – “Fare l’arbitro non è per te – mi disse – fai l’insegnante”. Così iniziai prima come Aspirante ad Assisi e poi a mano a mano tutta la trafila. Ero sempre alla “Fulgor”, li crebbero anche i miei figlioli Andrea e Diego. Andrea era promettente già a 14 anni, con la Nazionale fece i Campionati Europei in Germania ben comportandosi. Un anno ho insegnato alla “Boxe Vesuviana” e nel 1994 ho aperto la “Pugilistica Di Luisa” a Lago Patria, cambiando un paio di sedi per problemi logistici, adesso siamo qui dal 2012. –
Hai incontrato difficoltà agli inizi?
Si, non ho peli sulla lingua, specialmente a livello dirigenziale, non ci si può improvvisare nel mondo del pugilato, devi avere le basi, io ho fatto il pugile e poi l’insegnante, quindi conosco questo mondo, i suoi problemi e quali sono le sue necessità. Sono cresciuto con la mentalità dei veri Campioni
– Le istituzioni ti sono state e sono vicine in questi tuoi sforzi?
Non ho mai interpellato le istituzioni qui a Lago Patria, mai. La gente mi ha sempre lodato, sempre incoraggiato per quello che faccio. Qui facciamo parte del Comune di Giugliano, dove ci sono già due Palestre. Non ho mai chiesto niente a nessuno perché il pugilato devi farlo a 360 gradi e devi essere libero di poter fare i tuoi programmi senza dipendere da altri.
– Maestro Di Luisa, la Campania è da sempre una terra preziosa per la boxe italiana, Lago Patria e il pugilato, come è vissuto il pugilato in questo territorio?
Il pugilato è sempre in secondo piano, perché lo sport principale sappiamo che è il calcio, la gente stravede per lo sport del pallone. Il pugilato richiede più sacrificio ma è considerato uno sport minore, negli ultimi anni le madri stanno portando i loro ragazzi e le loro ragazze perché conoscendo il mio nome e sapendo il mio operato sanno che i loro figli vengono qui per fortificarsi sia fisicamente che mentalmente, mi hanno sempre lodato per questo. Il territorio mi vede in maniera positiva perché dicono: -” U Maestro Di Luisa forma i ragazzi”. Ma anche il più scarsetto dei ragazzi. diciamo quello meno capace, è uscito da qui migliorato, tutti hanno acquisito una mentalità sana e forte.
– La Nazionale Elite dopo un periodo di transizione, negli ultimi Mondiali ha raccolto ottimi risultati, siamo sulla strada giusta?
Si siamo sulla strada giusta, i ragazzi stanno crescendo, ci sono ragazzi veramente bravi.
– Le ragazze invece in tutte le categorie hanno avuto sempre un rendimento elevato.
Sì, molto, oserei dire che le nostre ragazze sono più tenaci rispetto ai maschietti ma loro sono avvantaggiate anche dai numeri, le ragazze sono in numero inferiore rispetto ai maschi, quindi, è più facile emergere. C’è un rapporto di dieci ragazze e cento maschietti, quindi a livello internazionale è diverso.
– Da molto tempo non è facile trovare professionisti da accostare a quelli dei tempi passati, perché? Perché c’è poca attività nei dilettanti, non c’è un fattore di crescita sia tecnica che organizzativa. Si combatte poco, adesso anche con trentacinque match si passa professionisti, ma è la qualità che manca. Il nome di un certo livello non si trova più, ma per formare i campioni ci vuole più attività anche a livello regionale e trovare sempre equilibrio nei match.
– Il numero delle Società e degli affiliati, in ambito nazionale, è in costante aumento, il nostro pugilato può guardare con ottimismo al futuro o occorre fare una analisi più precisa del fenomeno?
Il pugilato da che mi ricordo, e parliamo degli ultimi cinquanta anni, ha sempre avuto degli alti e dei bassi. Oggi sono tutti tesserabili, abbiamo tanti tesserati come Gym Boxe ma questo non è pugilato vero anche se è un settore prezioso che può essere propedeutico per il pugilato AOB. Dalla fascia che va dai tredici ai sedici anni, tu puoi già vedere se un ragazzo è portato per fare il pugilato altrimenti rimane a fare la Gym Boxe, non è perché se uno ha il pugno forte gli fai fare il pugilato AOB, ci vogliono tante altre qualità. E la qualità è quella che manca oggi in Italia e forse anche in altre nazioni. In Italia ci troviamo in una situazione mediana rispetto alle altre nazioni come quantità di pugili, ma ce ne sono tante che hanno un numero di pugili enormemente superiore a noi e ci vogliono Tecnici bravi e capaci, bisogna ascoltare e poi eventualmente parlare, ma parlare a ragion veduta con proposte costruttive. Ecco questo è il mio pensiero.
– Maestro Di Luisa con la tua esperienza che suggerimenti puoi dare ai vertici Federali per il bene del pugilato italiano.
Io sono Maestro Benemerito, quindi posso avere voce in capitolo su quello che dico, va bene avere la squadra che partecipa alle Olimpiadi e ai Campionati più importanti, ma deve esserci anche una seconda squadra e anche una terza squadra. Creare più competitività è un bene anche per i livelli più elevati. Ci devono essere Tornei superiori e Tornei minori per dare modo a tutti di poter crescere gradualmente. Non puoi partire con una sola squadra Olimpica e portarla a fare quattro anni più quattro. I ragazzi non sono più numerosi come una volta, quindi vanno curati tutti maggiormente. La Nazionale prende ragazzi già formati, vuol dire che i loro Tecnici hanno lavorato bene, allora bisogna dare un po’ di spazio anche a questi Tecnici, ascoltare i Tecnici anziani, e convocare più ragazzi, quelli bravini naturalmente, perché una chiamata in Nazionale dà al ragazzo un grande entusiasmo e voglia di crescere e migliorare. Bisogna poi considerare che oggi le squadre minori non ci sono più oggi tutte le Nazionali sono agguerrite, tutte schierano pugili forti. Ci vuole sempre la crescita, bisogna partire sempre dai vivai, e ci devono essere vivai di più livelli, di media, di buona e di massima bravura, gli Olimpionici, e devono tutti essere curati.
– Parlaci della tipologia dei tuoi allenamenti.
Lavoriamo molto sul funzionale, pesi pochi ma fatti bene, tanta ginnastica a corpo libero privilegiando velocità e resistenza. Curiamo molto la parte tecnica e poi un lavoro molto differenziato a seconda delle caratteristiche fisiche e caratteriali dei ragazzi.
– Per la preparazione dei pugili collaborate con altre palestre della Campania?
Certo specialmente con la “Boxe De Novellis” del maestro Guido De Novellis, con la “Boxe Castellammare” del maestro Zurlo e la “Boxe Pomigliano” del maestro Toscano. Ecco queste sono le palestre con le quali collaboriamo maggiormente.
– Qualche aneddoto della tua attività pugilistica.
Eravamo a Londra per il match tra mio figlio Andrea e l’inglese George Grove per l’Europeo dei supermedi, un ambiente fantastico, circa 25.000 spettatori e il suono delle cornamuse che accompagnava il combattimento. Nel minuto di intervallo, in un silenzio assoluto si udì il grido di mia figlia Liliana, al tempo residente a Londra, che dagli spalti gridò – “Forza Andrea”. Gli inglesi risposero con un uragano di fischi, mia figlia si alzò in piedi e fece a questi tifosi il gesto dell’ombrello, venne giù un uragano di applausi. – Successi della “ASD Polisportiva Pugilistica Di Luisa “.
Diego Di Luisa ha vinto 4 volte i Campionati Italiani Dilettanti, medaglia di Bronzo ai Mondiali Youth e Medaglie di Oro, Argento e Bronzo a vari Tornei Internazionali; Andrea Di Luisa da professionista è stato Campione d’Italia supermedi, Campione Unione Europea dei supermedi, Campione Intercontinentale e Campione Silver WBC, da dilettante due Titoli Italiani, un bronzo ai Mondiali Militari e un bronzo alle Olimpiadi Militari, e medaglie d’oro, argento e bronzo a vari Tornei Internazionali. Federico Esposito vice-campione Italiano dilettanti, Giovanni Soriano argento agli Italiani Dilettanti, vincitore di un “Alberto Mura”; Rosa Marie Ciunfrini bronzo al Trofeo “Alberto Mura” e abbiamo vinto innumerevoli Titoli Regionali. Inoltre, Mario Galiani e Cacciapuoti Pasquale hanno vinto Tornei di Gym Boxe.
– Maestro Michele Di Luisa, per concludere, il tuo sogno nel cassetto.
Il mio sogno era che i miei figli diventassero dei bravi pugili e qui ci sono riuscito; poi che Andrea conquistasse il Titolo Mondiale, ma per questo bisognava scendere a compromessi che non rientravano nella nostra personalità. Questo è un rammarico, oggi non ci sono più i Proietti di Roma, Rocco Agostino o Giovanni Branchini. Oggi devi scendere a compromessi, devi avere i soldi e le piazze, altrimenti non vai avanti.
A.S.D. Polisportiva Pugiistica Di Luisa
Presidente: Avv.to Alessio Garofalo
Tecnici. Michele Di Luisa; Andrea Di Luisa; Diego Di Luisa.
Agonisti
Schoolgirl: Rosa Marie Ciunfrini 48 kg; Anna Soriano 51kg. Junior: Gennaro Pintore 60kg.
Youth : Cristian Mancini 57kg; Del Piano Francesco 60 kg; Maurizio Ricciardi 80 kg; Daniele Migliaccio 70 kg;
Elite: Giovanni Soriano 64 kg, Iliano Emanuele 80 kg; Gaetano Cesarini 75 kg; Salvatore Bortone 90 kg; Luca D’Antonio 67 kg;
Allievi: Marco Cacace; Vittorio Aloi; Antonio Gargano; Luisa Izzo; Matteo Capozzi; Gym Boxe : Marco Campoluongo; Pasquale Cacciapuoti; Cristian Boemio; Davide Mancini; Antonio Mancini; Mario Galiani.