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Il Punto di fine anno sul movimento pugilistico Nazionale del VicePresidente FPI D’Ambrosi
Un atleta di livello si contraddistingue soprattutto dalla determinazione che accompagna in ogni istante la sua carriera. Fin dall’inizio del nuovo quadriennio ovvero da quell’assemblea elettiva celebrata nel mese di febbraio 2017, il governo federale è stato animato da una significativa determinazione e da un chiaro intento: riportare il pugilato italiano, sia pro che aob, ai massimi livelli. Per far questo è stata scelta l’unica via che una Federazione può adottare: il massimo supporto alle società ed ai tecnici che insieme sono il midollo spinale dell’intero movimento pugilistico italiano.
Ispirato da tale convinzione, il Presidente Lai e la sua squadra di governo hanno adottato una strategia semplice ed estremamente ragionevole: orientare le risorse federali in quelle iniziative e provvedimenti che siano utili a crescere una nuova leva di pugili, uomini e donne, facilitando quel necessario ricambio del parco atleti.
Tradotto in concreto, la Federazione ha investito, in due anni (2017 e 2018), circa 1.100.000,00 euro per lo svolgimento di Campionati e tornei nazionali, ed ha supportato l’attività ordinaria con oltre 500.000,00, sempre nei due citati anni, accollandosi i costi dei servizi arbitrali.
Nell’ottica di implementare l’attività agonistica, sono state investite ingenti risorse dedicate a premiare atleti, tecnici e società per i risultati conseguiti a livello nazionale ed internazionale. Altre risorse sono state, altresì, incanalate verso l’attività giovanile, che negli ultimi due anni ha avuto una crescita considerevole, ai collegiali regionali dedicati agli schoolboys ed ai campus verso i quali tanti tecnici e giovanissimi atleti hanno mostrato un alto gradimento.
I risultati di una politica che ha come obiettivo prioritario l’individuazione di nuovi e promettenti pugili – ovvero nuovi talenti – ha già partorito i suoi primi risultati: ben 42 medaglie conquistate dalle Rappresentative Azzurre. Medaglie conquistate soprattutto nei Campionati internazionali di categoria (schoolboys, junior e youth). Qui mi permetto di dire, in virtù della mia esperienza da dirigente sportivo, che tali vittorie sono il termometro che misura la qualità futura del movimento. Non è difficile comprendere quanto sia importante avere giovani atleti che sanno imporsi nei vari Campionati e tornei internazionali e che potrebbero essere i futuri medagliati olimpici e/o Pro. La disciplina sportiva che non ha oggi giovani talenti non ha futuro!
Come più volte evidenziato, anche il settore Pro è stato oggetto di cospicui investimenti: in circa due anni, 300.000,00 euro sono stati utilizzati a supporto del movimento che, anche 2019, beneficierá di ulteriori stanziamenti pari a circa 75.000,00 euro. Mi preme evidenziare che le risorse investite nel settore Pro, hanno come esclusiva fonte la Federazione. Nessuno ha portato risorse dall’esterno anche se qualcuno continua ingenuamente a crederlo!
In virtù di tale ingente investimento a favore dei Pro, mai riscontrato da circa 20 anni a questa parte, e di un cambio radicale di strategia da parte della Federazione – avvenuto nel mese di settembre u.s, grazie al quale ognuno (Federazione e società organizzatrici) si è riappropriato del legittimo ruolo – il movimento ha avuto un significativo impulso che ne ha aumentato la qualità anche dal punto di vista mediatico.
Nei fatti, le società organizzatrici hanno finalmente trovato – da sole e senza l’aiuto di nessuno! – la strada per collocare il prodotto pugilato in importanti emittenti televisive. In particolare, la OPI ha saputo, da sola ovvero con l’intuito e la sagacia di Cherchi, agganciare il pugilato italiano alla nuova piattaforma Dazn. Peraltro, l’evento del 14 dicembre u.s., organizzato egregiamente dalla BBT, è andato in onda su Eurosport grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia Artemediamix e, senza presunzione, all’eccellente lavoro del settore comunicazione della F.P.I.
Nel futuro, alle società organizzatrici più virtuose la Federazione continuerà a fornire comunque il giusto supporto economico come è stato fatto per gli ultimi eventi.
Anche dal punto di vista regolamentare, in questi due anni il Consiglio Federale ha prodotto importanti novità tra le quali: 1) una maggiore tutela dei pugili Pro, soprattutto nel pagamento delle borse; 2) la sospensione cautelare del pugile AOB, che evita il fermo dello stesso pugile e quindi gli oneri connessi al reintegro; 3) la riforma del settore dei tecnici che valorizza professionalità e competenze acquisite con l’esperienza pratica, differenziando le mansioni tra le nuove qualifiche.
La Federazione ha consolidato, inoltre, il sostegno ai Comitati regionali, confermando i budget di funzionamento e la possibilità di utilizzare i proventi dei corsi regionali di formazione, a favore dell’attività pugilistica ordinaria delle società. Dal 2019, il Consiglio federale si è preoccupato anche di implementare la garanzia assicurativa dei nostri tesserati attraverso una polizza che ha previsto un aumento dei massimali ed un abbassamento delle franchigie. Il tutto con un modestissimo ritocco del costo affiliativo di per se ampiamente al di sotto di quello praticato da altre Federazioni olimpiche.
Su sollecitazione di diversi tesserati, sta prendendo vita la riforma regolamentare del settore arbitri giudici che, nelle intenzioni, dovrà incrementare la qualità dei verdetti ed operare anche il giusto ricambio della classe degli arbitri giudici. In tal senso, il Cesag, guidato dalla mano esperta e di qualità dell’arbitro internazionale Massimo Barrovecchio, ha già redatto una bozza di regolamento che dovrà essere portato all’attenzione del prossimo Consiglio Federale.
Per gli anni a seguire, ci attendono altre significative sfide che affronteremo sempre con il massimo impegno e nell’esclusivo interesse del movimento pugilistico. Tra le tante, il reperimento di nuove risorse utili a mantenere il pieno sostegno alle società affiliate. In tal senso, vorrei ricordare che la F.P.I. è l’unica Federazione in Italia che si è fatta carico di tutti i costi per la partecipazione dei nostri tesserati agli eventi nazionali (Campionati e Tornei), senza prevedere tasse gara che invece sono ormai una costante negli altri Enti sportivi.
Voglio concludere il mio articolo, ringraziando tutto il movimento pugilistico – atleti, società, tecnici, arbitri, commissari di riunione e medici – per la passione che quotidianamente li accompagna e per gli straordinari risultati raggiunti. Ringrazio, inoltre, tutti i Comitati regionali ed i dipendenti della F.P.I. per l’incensante lavoro a sostegno di tutta la macchina organizzativa federale.
Vorrei continuare a sognare, come all’inizio del mio mandato da V. Presidente, un movimento pugilistico unito…..e mi piacerebbe che questa idea fosse abbracciata da tutti, ripartendo proprio dalla festa più sentita dell’anno. Sono certo che l’unione di pensieri e posizioni differenti non è un’utopia ma una sapiente scelta che rafforzerebbe, attraverso un’auspicata sintesi, il pugilato italiano.
I migliori Auguri natalizi, a nome mio e di tutto il Consiglio federale, allo straordinario movimento pugilistico.
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D’Ambrosi