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Angolo rosso… Gianluca Russo dalla tradizione di Marcianise
di Vezio Romano
Foto di Flavia Valeria Romano
Gianluca Russo, nato a Marcianise il 16 luglio 1998, è alto 170 cm per 56 kg di peso ed appartiene alla ASD Excelsior Boxe Marcianise. Ha iniziato l’attività agonistica nel 2012 ed ha subito conquistato la medaglia d’oro ai Campionati Italiani Schoolboy a Rimini. Nel 2014 è ancora oro ai Campionati Italiani Junior a Roccaforte di Mondovì. Nel 2015 si conferma sul podio più alto ai Campionati Italiani Youth a Livorno. Nel 2018 conquista l’oro sia al Guanto d’Oro d’Italia a Fermo che ai Campionati Italiani Assoluti a Pescara. Il suo record è di 34 vittorie, 10 sconfitte e 5 pareggi.
Come hai iniziato a praticare il pugilato?
Mio fratello Marcello era pugile dilettante della ASD Medaglie d’Oro. Io lo vedevo combattere e mi appassionavo sempre di più alla boxe. Mio fratello però mi sconsigliava la pratica, mi diceva che erano troppi i sacrifici necessari ma io avevo fatto ormai la mia scelta. Ho iniziato nel 2012 alla Medaglie d’oro col maestro Raffaele Munno e nel 2014 sono passato alla Excelsior Boxe col maestro Enzo Brillantino, figlio dell’indimenticabile grande maestro Domenico.
Quale è stata fino adesso la tua più grande soddisfazione?
Direi tutto l’anno 2018 nel quale ho vinto il Guanto d’oro e i Campionati Assoluti. Mi ero preparato molto bene, avevo molto fiato tanto da non sentirmi mai stanco in tutti gli incontri disputati..
E la più grande delusione?
Ai Campionati Italiani Youth del 2016: nel match contro Gianluca Cimmino ricevetti un conteggio in piedi e due richiami ufficiali, tutti a mio parere inesistenti. La sconfitta mi è costata tanto, forse troppo.
Come ti definisci pugilisticamente?
Sono un tecnico, non potrei mai essere un picchiatore.
Hai un campione preferito?
Senza dubbio Vasyl Lomachenko. Lo vedo assolutamente completo, come dimostra la sua carriera sia da dilettante che da professionista. Io cerco di imitare la sua tecnica, specialmente gli spostamenti improvvisi che confondono gli avversari.
Hai un libro o un film sulla boxe che ti piace?
Il Film “Creed”: mi piace molto la storia raccontata.
Oltre al pugilato hai altri interessi?
Mi piace seguire il calcio. Prima di praticare la boxe giocavo a calcio a cinque. Qualche volta gioco ancora con gli amici.
Quali progetti hai per il futuro.
Spero di entrare in un Gruppo Sportivo dello Stato: oggi è l’unico modo per poter continuare a praticare la boxe dilettantistica ad alto livello. Sinceramente devo dire che il professionismo non mi attrae.