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IL PUNTO DEL VICEPRES. D’Ambrosi – Innovazioni Regolamentari sui Verdetti
INNOVAZIONE RADICALE: IL VERDETTO DIVENTA RIBALTABILE
Fin dall’inizio del quadriennio, il Presidente Lai e la sua quadra hanno fortemente voluto apportare innovazioni e cambiamenti che potessero migliorare la qualità del movimento pugilistico italiano.
Tale ambiziosa volontà non ha risparmiato il settore degli arbitri-giudici la cui attività è spesso foriera di attenzioni e qualche volta oggetto di critiche, da parte dei tesserati, per l’importanza che essa riveste per il presente ed il futuro degli atleti.
Si sa che anche un solo verdetto non conforme al reale andamento del match, può avere pesanti ripercussioni sulla carriera agonistica di un pugile che, insieme al suo tecnico, hanno meticolosamente preparato, attraverso dure sedute di allenamento, la gara pugilistica.
Per evitare tali nefaste conseguenze, il settore arbitri giudici è stato affidato, come nel passato quadriennio, a Massimo Barrovecchio uno tra gli arbitri giudici più illustri e preparati degli ultimi anni.
Peraltro, il lavoro svolto dal “Comitato Esecutivo del settore Arbitri Giudici” (CESAG) è certamente non facile se si considerano le poche risorse economiche a disposizione e l’assenza di un congruo ricambio nell’attuale classe arbitrale stante anche la scarsa vocazione delle giovani generazioni poco propense a far parte del mondo arbitrale. Così, ancorché compresso e ridotto ad una minima percentuale, l’errato verdetto si è materializzato in diversi occasioni poiché imprescindibilmente legato alla perfettibile componente umana che lo caratterizza fin dal primo momento della sua formazione.
Se così non fosse, non sarebbero ricorsi anche in altri sport, tra i cui quelli più mediaticamente esposti, a correttivi ed iniziative tese a ridurre proprio l’errore umano nella valutazione della competizione.
Nonostante ciò, il CESAG ha cercato di ottimizzare il lavoro, razionalizzando le poche risorse ed incrementando la formazione e l’aggiornamento che rimangono centrali anche per la categoria degli arbitri-giudici.
In tale ottica, il CESAG ha chiesto ed ottenuto – dopo gli ultimi Campionati italiani juniores – l’incremento del numero dei giudici che dovranno presenziare agli eventi nazionali al fine di affrontare al meglio le lunghe sedute delle giornate eliminatorie che talvolta fiaccano le energie psicofisiche – soprattutto negli ultimissimi match – inducendo all’improvvido errore di valutazione.
Seguendo tale virtuosa scia, nell’ultima seduta del Consiglio Federale è stato scardinato il principio dell’intangibilità del verdetto che dal prossimo anno potrà – nell’ambito dei Campionati Italiani – essere oggetto di revisione qualora palesi evidenti discrasie rispetto al reale andamento del match.
Tale decisione è assolutamente rivoluzionaria poiché entra nel merito del giudizio fornito dalla giuria, con la possibilità di ribaltare il verdetto e dare giustizia al vero vincitore del match.
La delicatezza della questione merita particolare attenzione e pertanto il Consiglio federale ha dato mandato alle competenti Commissioni federali, di individuare le opportune modalità procedimentali per costituire un valido ed idoneo sistema di revisione dei verdetti che abbatta per sempre l’ingiustizia patita dall’atleta.
Il lavoro delle Commissioni sarà poi oggetto di discussione ed approvazione finale del Consiglio federale che aggiungerà un’altra perla ai tanti risultati già raggiunti.
IL V. PRESIDENTE VICARIO
Dott. Flavio D’Ambrosi