FPI, FNOPI e AMS ripartono insieme con #NONABBASSIAMOLAGUARDIA

La Federazione Pugilistica Italiana, dopo il lungo e difficile periodo di stop, ha deciso di ripartire dalla mission e dai valori che da sempre contraddistinguono la boxe, lanciando in partnership con FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) e insieme al suo advisor Artmediasport, con il prezioso contributo di Giorgio Rattazzi Bonifanti, esperto di comunicazione sociale, la Campagna Sociale #NONABBASSIAMOLAGUARDIAAlleniamoci insieme con Forza, Passione, Identità, dedicata agli infermieri che in questo periodo di emergenza sanitaria, con coraggio e senso di responsabilità, sono stati in prima linea nella lotta contro il COVID-19 ed ai loro figli, volendo contribuire a ristabilire la normalità che passa anche attraverso la pratica sportiva.
La FPI offre agli infermieri iscritti all’Albo FNOPI che hanno svolto attività in ambito COVID ed ai loro figli 1000 BoxeVoucher per 3 mesi di allenamento gratuito, fruibili da settembre a dicembre 2020, nelle società sportive affiliate alla FPI presenti sul territorio nazionale, facendosi carico sia dei costi degli abbonamenti, con un contributo alle ASD/SSD, che di quelli del tesseramento dei beneficiari, ai fini assicurativi e sanitari.

Un gesto di gratitudine e sostegno morale per restituire la quotidianità agli infermieri ed alle loro famiglie attraverso la pratica della prepugilistica, la ginnastica completa per sviluppare forza, agilità e prontezza di riflessi, adatta a tutti, donne e uomini, adulti e ragazzi.

Mascherina e guantoni, gli infermieri hanno protetto le categorie più deboli garantendo un futuro a tutta la popolazione. Il senso del sacrificio e del coraggio, il rito della vestizione/protezione, l’allenamento alla resistenza, il controllo chirurgico delle emozioni per il match della vita contro un avversario invisibile, ma non per questo invincibile, da mettere KO.

Forza, Passione, Identità. Sono le qualità di carattere che in questi mesi abbiamo tutti imparato a riconoscere negli infermieri come Giulia Casapulla, che ha prestato con entusiasmo e grande generosità la sua immagine per la campagna federale. Anche lei in questo periodo è salita sul ring della disperazione non abbassando mai la guardia. Proprio le stesse qualità che animano chi si dedica alla disciplina pugilistica come i tanti Campioni di Boxe Ambassador dell’iniziativa, tra cui Roberto Cammarelle, Irma Testa, Emanuele Blandamura e Giovanni De Carolis.
Nell’allenamento gli infermieri e il loro figli potranno trovare un conforto al dolore vissuto, scaricare lo stress accumulato e riappropriarsi del più che meritato benessere perso durante il periodo passato in corsia.

Un’iniziativa fortemente voluta dalla FPI a nome di tutto il movimento pugilistico nazionale: “E’ il nostro modo – dichiara Vittorio Lai, Presidente FPI – di rivolgere un energico e affettuoso ‘grazie’ a tutti gli infermieri che non hanno mai smesso di abbassare la guardia. Vogliamo contribuire al loro benessere psico-fisico a partire dai due pilastri fondamentali: la famiglia e lo sport. Siamo felici e onorati di aver condiviso e lanciato insieme a FNOPI questo progetto che fa parte del modello di ripartenza e del progetto di comunicazione sociale che la FPI ed Artmediasport stanno portando avanti sulla base delle direttive del Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport, Vincenzo Spadafora, e delle campagne governative promosse dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Gli infermieri non hanno mai abbassato la guardia e mai lo faranno – commenta Barbara Mangiacavalli, Presidente della FNOPI -. E’ uno dei principi alla base della nostra professione perché, come nello sport, vincere significa saper affrontare il sacrificio di esserci e di essere sempre presenti, preparati e pronti. Grazie al contributo di chi crede come noi in tutto questo, siamo particolarmente lieti di una manifestazione di vicinanza ai nostri professionisti e anche alle loro famiglie, che testimonia anche la grande unione delle persone nella lotta alla pandemia e che è un riconoscimento per chi contro questa ha sempre combattuto per vincere il solo premio che conta per noi: la salute dei pazienti e delle persone”.

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