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Grande successo al Teatro Sala Umberto di Roma per lo Spettacolo “Patrizio vs Oliva”
E’ stata un successo la prima romana dello spettacolo “Patrizio Vs Oliva”, piece teatrale recitata da e incentrata sul grande Patrizio Oliva.
La rappresentazione, andata in scena in una Teatro Sala Umberto tutto esaurito e con un pubblico che ha omaggiato l’Oro di Mosca 1980 con una lunghissima standig ovation finale, vede il Campionissimo napoletano su un ring immaginario il racconto della sua vita tormentata. La sua determinazione a prendere a pugni, più che gli avversari, le ferite della vita, hanno reso straordinaria la sua parabola sportiva.
Serata di ieri che ha visto la presenza tra gli spettatori plaudenti anche delle seguenti personalità: Flavio D’Ambrosi, Presidente FPI, Alberto Tappa, Segretario FPI, Diego Nepi Molineris, Direttore Generale Sport e Salute, Franco Falcinelli, Presidente Onorario FPI, Stefano Pantano, Ex Campione di Scherma, Emanuele Blandamura e Annalisa Brozzi, Campionissimi della nostra nobile Arte, Enrico Vanzina, regista Cinematografico, e l’attrice Barbara Bouchet.
Piece teatrale “Patrizio vs Oliva”
scritto da Fabio Rocco Oliva
da Sparviero – La mia storia di Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva con Patrizio Oliva, Rossella Pugliese
regia Alfonso Postiglione
costumi Giuseppe Avallone
disegni e illustrazioni Daniele Bigliardo
musiche Stefano Gargiulo
spazio scenico Daniele Stella
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
in collaborazione con Arteteca, Laprimamericana
Note di regia
di Alfonso Postiglione
Perché fai il pugile?” chiesero a Barry McGuigan (campione irlandese dei pesi piuma)
“Mica posso fare il poeta – rispose Barry – Le storie io non le so raccontare…”
Ananke, per gli antichi greci Dea pre-olimpica del Fato, della Necessità dell’agire umano, era definita da Omero la “necessità di combattere”. Patrizio Oliva è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana. Scorrendo la sua vita appare evidente come sia stata una qualche Ananke a seguirlo da vicino e le sue fatiche sportive ci ricordano le gesta di un semidio. La sua determinazione a prendere a pugni, più che gli avversari, le ferite della vita, hanno reso la sua parabola sportiva ineluttabile: titoli italiani, oro olimpico, titolo europeo, titolo mondiale… Ma nel ring aperto di un teatro, la sua storia ci racconta le peripezie, le crisi, gli ostacoli che ad ogni passo, sia tu un uomo o un semidio, ti fanno dubitare, anche solo per un attimo, che il tuo destino sia già scritto.
Tra i vapori di una sauna olimpica, dove nel tempo sospeso di una preoccupante seduta, si sudano i grammi di troppo per rientrare nel peso consentito, tra i fumi delle macerie di un terremoto familiare più esistenziale che fisico, tra le nuvole bianche su cui troppo presto è volato a riposare un amato fratello, ci convinciamo che Patrizio facendosi, da pugile-semidio, un semplice attore, sia il solo che può raccontare la sua storia. O pugile, semidio e attore sono forse sinonimi?