Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi: Il valore delle competizioni nazionali targate Fpi. La Federazione rimodulerá le modalità di accesso al Campionato Italiano assoluti.

Il valore delle competizioni nazionali targate Fpi. La Federazione rimodulerá le modalità di accesso al Campionato Italiano assoluti.

La Federazione ha definito l’elenco degli atleti che saranno presenti alle fasi finali dei Campionati italiani assoluti.
Quest’anno sono ben 247 i pugili, uomini e donne, che prenderanno parte alla più importante kermesse nazionale del pugilato cosidetto olimpico e/o dilettantistico.
Tale numero si somma ai circa 1.700 atleti che hanno partecipato agli 11 eventi nazionali di pugilato del 2023 (fasi regionali ed eliminatorie finali) organizzati sotto l’egida della Federazione.
Mediamente, dal 2021 al 2023 hanno preso parte alle competizioni nazionali Fpi, circa 1.900 atleti ogni anno per un totale complessivo, nel suddetto triennio, di quasi 6000 pugili (uomini e donne).
Per realizzare le consistenti manifestazioni pugilistiche nazionali, la Federazione mette in campo uno sforzo organizzativo che forse non tutti percepiscono nelle giuste proporzioni.
Al riguardo, rammento a me stesso che la Fpi è l’unico Ente sportivo in Italia a farsi carico di tutte le spese di partecipazione degli atleti e dei tecnici (viaggio, vitto ed alloggio) a tali competizioni.
Come negli anni precedenti, nel 2023 la Federazione ha investito oltre 650.000,00 di euro – cui si aggiungeranno i circa 150.000,00 euro degli Assoluti – per permettere ai nostri tesserati di accedere gratuitamente alle competizioni nazionali Fpi, raggiungendo 3 importanti obiettivi che valorizzano gli eventi pugilistici in parola:
1) la possibilità, anche per i giovani che vivono disagi sociali ed economici, di avere accesso alle citate manifestazioni;
2) agevolare la crescita del talento attraverso competizioni di alto livello;
3) favorire la massima partecipazione anche per chi proviene da zone geografiche – isole in primis – che non facilitano l’attività pugilistica agonistica.
Peraltro, dall’inizio del quadriennio, la Federazione si è resa protagonista di uno sforzo eccezionale per realizzare al meglio gli eventi nazionali e per mettere in grado i tantissimi atleti di esprimersi secondo le loro potenzialità, nonostante le varie difficoltà organizzative tra le quali l’epidemia Covid. Finanche i trasporti – dagli aeroporti e dalle stazioni ferroviarie fino al luogo dell’evento – sono stati resi accessibili gratuitamente ai partecipanti.
Non va sottovalutato, tra l’altro, che questi eventi sono propedeutici:
1) alla formazione delle Squadre Azzurre (le uniche riconosciute dal Coni per quanto concerne il pugilato italiano);
2) alla partecipazione ai Campionati europei e mondiali, ai quali sono ammesse dall’Iba solo le compagini Azzurre Fpi relativamente all’Italia;
3) alla partecipazione ai Giochi olimpici.
Proprio per l’importanza che ricoprono gli eventi pugilistici nazionali, tra cui i Campionati italiani assoluti, la Fpi si preoccupa di regolamentarli minuziosamente:
1) nelle condizioni di accesso;
2) sotto l’aspetto logistico ed organizzativo.
Relativamente all’accesso, tutto il movimento auspica, da tempo, che gli Assoluti crescano in termini di qualità per divenire, tra l’altro, un vero strumento di selezione per la Nazionale.
Preme evidenziare che ai Campionati italiani assoluti, che si celebrarono a Gallipoli, molti tecnici criticarono aspramente la partecipazione di atleti con poca esperienza e qualità. Sul punto, vorrei anche segnalare che pochi anni fa, era contemplata la qualifica Elite II – che non aveva accesso agli assoluti – a cui appartetenevano i pugili che avevano meno di 20 match.
Quest’anno la Fpi ha deciso, fin dal mese di febbraio u.s., di limitare l’accesso ai Campionati italiani proprio a chi ha nel suo palmares almeno 20 match. La regola – che comunque tutti avrebbero dovuto conoscere da diversi mesi – sarà sicuramente rivista il prossimo anno, anche perché siamo estremamente convinti che nella valutazione del livello agonistico dell’atleta, assumano importanza non tanto il numero dei match ma la qualità degli stessi. Ciò al fine di misurare compiutamente il valore tecnico tattico del pugile.
Tuttavia, in prima battuta la Fpi ha ritenuto corretto attenersi scrupolosamente alle disposizioni del mese di Febbraio u.s., pur potendo, come da circolare, intervenire ad integrare o emendare le norme stabilite.
In realtà, la competente Ctn è intervenuta – in forza della potestà correttiva attribuita dalla menzionata circolare – a modificare una parte di quella norma. In particolare, la modifica parziale ha riguardato la possibilità di sommare ai match di pugilato quelli svolti in altri sport da ring certificati da altra Federazione. Nel caso di specie, nel processo di rivalutazione della norma si è ritenuto non congruo ed inopportuno consentire l’accesso alla più importante manifestazione pugilistica dilettantistica, considerando utili gare di discipline sportive diverse, anche se da ring. Per farvi un esempio pratico, è come se per l’accesso al Campionato Italiano di pallanuoto, venissero ritenute utili gare di nuoto sincronizzato!
Questo non vuol dire che l’atleta non possa cimentarsi in più discipline sportive soprattutto se affini come quelle da ring. Tant’è che la Fpi ha eliminato, proprio in questo quadriennio, l’assurdo divieto del tesseramento in altre Federazioni riconosciute dal Coni, da parte dei nostri atleti.
Comunque, il sottoscritto e la propria squadra di governo sono disponibile, come hanno sempre dimostrato, al confronto diretto con i tecnici per migliorare tutto ciò che è veramente utile alla crescita di questo sport.
Proprio oggi, alla luce di diverse istanze presentate dai tecnici, il sottoscritto ha chiesto alla Ctn, di rivedere l’accesso già a questi Campionati italiani 2023, allargando la platea dei partecipanti.
A tal proposito, la Ctn si riunirà domani pomeriggio per individuare le giuste modalità che andranno a salvaguardare, ovviamente, chi ha già acquisito il diritto di partecipare alle fasi finali dei Campionati.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi