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Buono l’esordio di Fiorillo nei Pro nella riunione dell’ “Indomita” a Roma
di Giovanni Calabresi
Sabato 21 Settembre, si è svolta la quinta riunione di pugilato del 2024 organizzata dall’“Indomita” nei locali dell’omonima palestra. La gloriosa palestra romana attiva dal 1941 presenta in cartellone come match clou l’esordio al professionismo di Giulio Fiorillo il suo talentuoso super welter che sulla distanza delle sei riprese affronta un collaudatore per eccellenza; il ciociaro Luigi Mantegna vanta una esperienza di ben 116 combattimenti in cui soltanto sei volte non è giunto alla fine dei round programmati. Mantegna professionista dal lontano 2006 duro avversario tra gli altri di Benoit Manno e Devis Boschiero può vantare nel suo record come fiore all’ occhiello una vittoria prima del limite sul talentuoso Mario Pisanti, Campione d’Italia dei Piuma e dei Super Piuma. Fiorillo e Mantegna si sono affrontati su sei riprese filate via sullo stesso andamento con Fiorillo impostato in guardia destra costantemente in attacco e con Mantegna abile in difesa con le mani ben alte a protezione del volto, mobilissimo sul tronco e che non ha disdegnato specie nelle ultime tornate improvvise sortite con pesanti colpi larghi sempre ben neutralizzati da Fiorillo con pronti spostamenti laterali e all’ indietro. Buona, dunque, la prima per l’allievo di Felice Riotta specie nelle ultime tornate quando ha liberato il suo pugilato da una comprensibilissima emozione. Otto i match in canotta che hanno fatto da cornice al match pro. Apertura con gli Elite 67 kg Cristian Fiorentino della “Lupa Boxe” e Valerio Borgetti Zaffi dell’“Indomita”, tre riprese di scambi continui a corta distanza dove Fiorentino costantemente incitato da Franco Piatti fa suo il verdetto con ganci e montanti destri che costano due conteggi al generoso e mai domo pugile dell’“Indomita”. Il secondo incontro oppone gli Youth 66 kg Tiziano Santese dell’“Indomita” a Emanuele Cocuzza della “Barone Fight Club”. Cocuzza è un mancino longilineo che porta tutti colpi dritti e sposta continuamente sulle gambe per neutralizzare i contrattacchi di Santese. Il pugile della “Barone Fight Club” si aggiudica il verdetto malgrado i generosi tentativi di Santese, incitato dalla tifosissima mamma presente in platea, di accorciare le distanze. Il terzo match oppone ancora due Youth 57 kg, Verdiyev Rafig della “Noble Art Artis” del Maestro Oronzo Oggiano e Alessio Pomenti della “Lupa Boxe”. Due pugili che danno luogo a un piacevole confronto, entrambi ben impostati che prediligono il combattimento a distanza con colpi dritti, il verdetto va a Verdiyev più preciso dell’avversario che nell’ ultima tornata subisce un conteggio di protezione per colpi al viso. Il quarto incontro oppone Cristian Tistarelli della “Frascati Boxe” e Loris Cancanelli della “Boxe Venus” due Youth 72 kg entrambi in possesso di un pugilato tecnico e veloce, boxano da lontano e da vicino. Tre riprese piacevoli sulla stessa falsariga, il verdetto di misura va a Tistarelli che nella terza ripresa fa contare Cancanelli con un destro dritto. Il quinto match oppone gli Elite 60 kg Mario Marocco delle “F.F.O.O.” a Francesco Montone dell’“Indomita” . Marocco un brevilineo costantemente in attacco anche se non sempre in maniera ordinata e Montone più longilineo che lo contra con colpi dritti. Match con tanti clinch, Marocco fa suo il verdetto di stretta misura anche grazie a un richiamo ufficiale subito da Montone per tenute nel terzo round. Il sesto match oppone Sifat Saeed della “Centocelle” a Pietro Fabrizi della “Boxe S4”. Due Elite 71 kg, ancora acerbi di tecnica pugilistica. Danno vita a un incontro fatto di colpi larghi raramente andati a segno. Saeed subisce nella terza ripresa un richiamo ufficiale e il verdetto va a Fabrizi. Il settimo match della serata oppone gli Elite 71 kg Abdoulie Kanyl della “Noble art Artis “a Antonio Quaglia della “Talenti”, Kanyl è stato l’ unico pugile che salito sul ring si è portato al centro e ha fatto i canonici quattro inchini verso i quattro lati del ring ricevendo un meritato applauso dalla gremita platea. È questa una consuetudine in passato sempre consueta e sempre apprezzata da pubblico e direzione di gara purtroppo caduta un po’ in disuso. Il match che si preannunciava interessante dura poche battute della prima ripresa, uno scontro fortuito di teste apre una ferita al sopracciglio sinistro di Quaglia, si va alla lettura dei cartellini e il verdetto è di parità. L’ultimo match dilettantistico è il più valido della serata, difronte due ottimi Elite 60 kg, Alex Di Micco della “ Boxe Venus “ e il promettentissimo Zeno Mammoliti dell’ “ Indomita”. Tre riprese condotte da due ottimi pugili con caratteristiche diverse che hanno trascinato il pubblico a frequenti applausi, Mammoliti mani alte sempre in attacco con prevalenza di colpi dritti e corti all’ occorrenza e Di Micco che affida la sua difesa a continue schivate sul tronco per poi rientrare con colpi uncinati sopra. Mammoliti ha sempre condotto il match con intelligenza e accortezza, forzando quando era il momento e aspettando il momento propizio per portare i suoi colpi quando intuiva la pericolosità delle reazioni di Di Micco. Tanti applausi a entrambi e verdetto meritatissimo all’ allievo di Felice Riotta. Hanno arbitrato i Signori Roberto Scali, Danilo Altobelli, Lara Russo e Maria Catia Acquaviva, Commissario di Riunione Di Gianfrancesco. Presente l’arbitro Benemerito Claudio De Camillis.