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Domani tra Lomachenko e Linares una sfida da Top Ten
Il Madison Square Garden di New York domani sera indossa lo smoking per presentare una riunione con un clou incerto. La parola clou è un pro forma dovuto spesso all’importanza, perchè sotto sotto si sa chi dovrebbe vincere, ma questo forse non è il caso di domani. Vasyl Lomachenko (+ 10, 8 per ko, – 1), vincitore di due Olimpiadi, esce fuori dai suoi confini mondiali dei piuma e superpiuma per intromettersi in una categoria apparentemente minata. Il fuoriclasse sfiora con il pensiero i pericoli per poi risolverli di fatto sul ring. Domani sera l’ucraino affronta il campione WBA dei leggeri Jorge Linares (+ 44, 27 per ko, – 3), un venezuelano con una boxe efficace che trova la sua realizzazione quasi sempre nella seconda parte del match, anche se le sue doti di incassatore non sono eccellenti. Da quasi tre anni il venezuelano domina nella sua categoria. Ha sconfitto gente del calibro di Anthony Crolla (2 volte a Manchester) e Luke Campbell con un ritmo insostenibile nella seconda metà, quella che conta di più nel giudizio finale. Il problema per molti è individuare se questi match furono vera gloria. La risposta è semplice, perchè è positiva. Se vogliamo prendere come esempio Crolla, diremo che questi dopo aver perso con Linares superava Ricky Burns, un gran brutto cliente. Lomachenko lo conosciamo tutti, in pochi incontri da pro ha fatto il vuoto e l’ultima vittoria, per giunta prima del limite, porta il nome del cubano Rigondeaux, riconosciuto fino a ieri come fuoriclasse. Un successo che tarpa le ali a qualsiasi discussione, compresa quella del peso, non certo favorevole al cubano. La storia pugilistica degli ultimi decenni parla chiaro: gente del calibro di Manny Pacquiao, Oscar De La Hoya, Floyd Mayweather jr., Miguel Cotto ha dimostrato che il passaggio in una categoria superiore può diventare la conferma di un valore che stravolge le regole fisiche. La riunione di domani notte vede l’unione di due grandi organizzatori come l’intramontabile Bob Arum e Oscar De La Hoya. Jorge Linares e Vasyl Lomachenko dovranno dimostrare sul ring che i due promoter hanno le idee chiare. Se poi andiamo a “spulciare” nel giudizio degli esperti ci accorgiamo che qualche possibilità in più viene accreditata a Lomachenko non tanto per il suo percorso da Pro, quanto per la sua carriera dilettantistica che lo ha visto trionfare con un record impressionante di 396 vittorie e una sola sconfitta.