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Alessandro Caccia: “Combatto a Cento per rilanciarmi”
Sabato 18 novembre, al palasport di Cento (Ferrara), la Opi Since 82 di Salvatore Cherchi organizzerà un evento in collaborazione con l’ASD Serio Boxing Team di Calogero Serio e il comune di Cento. Saliranno sul ring il peso welter Alessandro Caccia (14 vittorie, 1 sconfitta e 1 pari), il peso massimo leggero italo- argentino Leonardo Damian Bruzzese (18-4), il peso superpiuma venezuelano Samuel Gonzalez (15-5) e il peso superwelter Nicholas Esposito (5-0). I nomi dei loro avversari saranno comunicati nei prossimi giorni.
Il ventinovenne Alessandro Caccia torna sul ring dopo oltre due anni di inattività. Ha combattuto fra i professionisti dal 2010 al 2015 e il suo ultimo match risale al 31 ottobre 2015, a Ferrara, contro Michele Esposito per il titolo italiano dei pesi welter. Dopo il primo round, i giudici decretarono il pari (decisione tecnica a causa di una ferita subìta da Esposito). Fino a quel momento, Caccia era in ascesa sulla scena pugilistica nazionale. Ricordiamo la spettacolare battaglia contro Renato De Donato, al teatro Principe di Milano, il 28 febbraio 2015, conclusasi con la vittoria di Caccia per ko tecnico al sesto round. In quella manifestazione, organizzata dalla Principe Boxing Events di Alessandro Cherchi, Caccia entusiasmò il pubblico e pure i giornalisti e vinse il titolo Latino dei pesi welter WBC. La successiva vittoria contro Giacomo Mazzoni (per ko al primo round) il 4 luglio 2015 lo fece diventare un beniamino dell’esigente pubblico del teatro Principe e gli diede il vacante titolo italiano dei pesi welter.
Alessandro, perché sei stato fermo per due anni?
“Ho voluto dare la priorità ad altri aspetti della mia vita. Comunque, mi sono tenuto in forma andando in palestra spesso per lavorare con gli attrezzi. Sono laureato in scienze motorie e so come usare i macchinari affinché siano utili al mio fisico. Nel mondo della boxe sono in molti a pensare che pesi e macchinari non servano ad un pugile, ma forse li usano nel modo sbagliato. E’ ovvio che sviluppare una muscolatura eccessiva non serve ad un pugile professionista, anzi è controproducente. E’ una questione di metodo e di misura. Tre mesi fa, ho deciso di tornare alla boxe professionistica ed a questo scopo ho parlato con il maestro Calogero Serio. Nella prima parte della mia carriera sono stato seguito da Massimiliano Duran, ma ora sento che devo crescere ulteriormente come pugile e cambiare maestro mi è utile. Mi alleno a Cento nella palestra del maestro Serio e quindi ormai mi conoscono in quella città. Cento è a metà strada tra Ferrara (dove vivo) e Bologna (dove ho molti amici) e quindi sono sicuro che sabato 18 novembre il palasport sarà pieno di miei tifosi. Combatterò in casa. L’incontro di Cento sarà il primo passo per rilanciarmi.”
Quali obiettivi ti poni in questa nuova fase della carriera?
“Ovviamente, il mio sogno è diventare campione del mondo. Realisticamente, mi affido alla famiglia Cherchi. Sono loro che mi hanno seguito nella prima parte della mia carriera e mi sono sempre trovato bene. Non ho
mai detto a Salvatore, Christian ed Alessandro per quale titolo voglio o non voglio combattere. Sono loro ad avermi fatto delle proposte ed io le ho accettate. Sarà così anche d’ora in avanti. Se mi daranno l’opportunità di combattere per il titolo italiano, la afferrerò. Se ci sarà l’occasione di combattere per un titolo internazionale, meglio ancora. Procederemo un passo alla volta senza escludere nessuna eventualità.”
Quando ti alleni, c’è un pugile a cui ti ispiri?
“L’argentino Nicolino Locche, che era soprannominato El Intocable perché era talmente bravo a schivare che non riuscivano quasi mai a toccarlo. Per questo ha avuto una carriera lunghissima: dal 1958 al 1976 ha disputato 136 incontri con un record di 117 vittorie (solo 14 prima del limite), 4 sconfitte, 14 pareggi e 1 no- contest. E’ stato campione del mondo dei pesi superleggeri WBA dal 1968 al 1972 e in quell’epoca le federazioni erano soltanto due (l’altra era il WBC). Consiglio a tutti gli appassionati e in particolar modo ai pugili di guardare i suoi combattimenti su You Tube, si imparano moltissime cose (soprattutto le schivate). Oggi, forse, l’unico capace di schivare come faceva lui è Floyd Mayweather.”
Mayweather è il tuo pugile preferito fra quelli odierni?
“Diciamo che è il migliore, ma non mi fa impazzire. Il suo valore pugilistico è meno importante rispetto a quello mediatico. Di lui si parla perché è un grande personaggio e lo è diventato facendo promozione per mesi prima di ogni match, partecipando a programmi televisivi come Ballando con le stelle, facendosi intervistare da riviste a grande diffusione, apparendo in pubblico con abiti sgargianti, con enormi guardie del corpo e con donne appariscenti. Tutte queste iniziative sono frutto del suo lavoro e di quello dei professionisti esperti che collaborano con lui. Non mi stupirei se mi dicessero che ha un autore che gli scrive le battute prima di ogni apparizione pubblica. Mayweather viene gestito come una star di Hollywood perché il suo obiettivo è diventare uno degli uomini più famosi del pianeta. Probabilmente, milioni di persone sanno che è un pugile ma non di quale categoria di peso sia campione del mondo. Ne approfitto per far sapere ai media che sono disponibile per servizi fotografici, partecipazioni televisive e interviste. Su internet trovate il servizio fotografico realizzato per Men’s Health in cui ho posato insieme alla modella Ludovica Pagani.”
Hai mai pensato di combattere in America?
“Come dicevo prima, non escludo nulla. I Cherchi sanno che sono aperto ad ogni opportunità. Se si concretizzerà un match negli Stati Uniti o in un altro paese estero, sarò lieto di accettare.”
La manifestazione di Cento inizierà con quattro incontri dilettantistici. I combattimenti tra professionisti inizieranno alle 21.00. I biglietti costano 10 Euro, 15 Euro e 25 Euro e sono disponibili presso l’ASD Serio Boxing Team (tel. 348-6441509).