Fabio Tuiach torna sul trono dei massimi e riceve il Trofeo Carnera

A Sequals dentro la tensostrutturain piazza Pellarin si è conclusa la tre giorni tradizionale organizzata da Mario Loreni e legata al ricordo di Primo Carnera, il gigante buono che facendo onore al suo nome è stato nella boxe il Primo su tutto, il primo italiano a conquistare un titolo mondiale, il primo a conquistarlo all’estero e soprattutto il primo nella categoria dei più forti, dei massimi, e come si diceva all’ epoca il più forte di tutti. Fare onore ad una simile eredità tramandata dal 1933 è toccato ieri sera a Fabio Tuiach e Sergio Romano che si sono contesi il titolo nazionale dei massimi, rimasto vacante dopo la recente conquista di Giammarco Cardillo. Per Fabio Tuiach per certi versi è stata una rimpatriata visto che quel titolo fu suo nel 2014. Anche per Sergio Romano, nativo di Piedimonte Matese, per certi versi è stata una rimpatriata visto che già nel 2015 aveva combattuto nella cittadina friulana perdendo con Gianluca Mandras, il solido pugile emiliano con cui successivamente disputò il titolo perdendo.

Un ritorno e un esame per entrambi per la conquista di un bellissimo e prestigioso Trofeo oltre che tornare sul trono di primo della classe. Il match è stato piacevolmente seguito sia dal numeroso pubblico presente, sia da quello televisivo in un orario ottimo e fuori dal fascino mondiale del calcio. Al termine delle 10 riprese la vittoria non poteva andare che a Fabio Tuiach, che per una serata ha riportato la cittadina di Trieste, dove è nato, agli albori del pugilato Nazionale. Faceva anche un certo effetto vedere tra gli ospiti d’onore nel pubblico due grandi personaggi come Nino Benvenuti e Patrizio Oliva, quasi a fare da padrini ai due contendenti. Abbiamo detto che la vittoria è andata senza esitazioni (visti i punteggi 97-93, 97-93 e 98-92) a Fabio Tuiach, 38 anni, apparso persino ringiovanito pur con una barba austera. 38 anni Tuiach e 38 anni Erittu, i campioni delle nostre massime categorie. Ci sarebbe da sbizzarrire su coincidenze e statistiche. Tuiach si è voluto mettere in discussione non solo come politico, ma soprattutto come pugile. Sul ring ha fatto subito intravvedere una forma fisica invidiabile con un fisico asciutto per gli over 90kg. I due non si studiano hanno le idee chiare. Per Tuiach i colpi in serie di sbarramento dalla media distanza sono il refrain per smorzare le intenzioni dell’avversario, che più basso cerca l’avvicinamento a testa bassa e scaricare da vicinanza colpi impossibili, con l’intenzione evidente di guardare più in là e nel frattempo sfiancare l’avversario. A Tuiach la tattica riesce perfettamente con un comprensibile rallentamento nelle ultime due riprese e a Romano la tattica produce poco visto che il triestino nelle prime otto riprese aveva accumulato un “tesoretto” che salvo imprevisti lo metteva al sicuro.

Negli altri incontri tra i massimi leggeri Maurizio Lovaglio concedeva la rivincita a Endri Spahiu da lui sconfitto recentemente. Lovaglio sembra ormai voler vivere di rendita sulla pesantezza del suo destro. Il piemontese con all’angolo il maestro storico Pasqualino vince il primo round e forse il quinto, ma negli altri lascia l’iniziativa al pugile albanese, fermamente intenzionato a cancellare l’unica macchia nera del suo record. La prudenza di Lovaglio abusa di trattenute e nel round conclusivo subisce un richiamo che forse toglie ogni dubbio al successo del suo avversario.

Marcello Matano è fermamente deciso a risalire la corrente dopo la sconfitta subita da Cedric Vitu nel match valevole per l’europeo dei superwelter. Il pugile di Ferrara, seguito come un’ombra da Roberto Croce, ha cominciato a spron battuto contro Stadjan Dragisic, un serbo dall’apparenza innocua ma dalle intenzioni tutt’altro che amichevoli. Ne è scaturito un match vivace seguito con molto interesse dal pubblico. In pratica Matano pur facendo cappotto ha dovuto anche incassare qualche colpo poco digeribile, il ferrarese ha cercato il successo prima del limite, ma Dragisic, stoico, ha resistito in piedi pur traballando in più di un’occasione negli ultimi due round.

Negli altri incontri Etinosa Oliha si sbarazzava del medio Mladen Djordjevic per ko al 3° round; mentre il leggero Fabio Renna aveva la meglio ai punti in 4 riprese su Milovan Djordjevic.

(alb)

 

 

 

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