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Il punto del Vice Presidente D’Ambrosi sull’Attività Federale della seconda parte del 2018
Avanti spediti.
Si riparte. Mentre sono in corso i mondiali youth, la Federazione riprende l’incessante lavoro accompagnata dal ritmo tambureggiante delle palestre che riaprono i battenti.
Sono molteplici le iniziative che sono state pianificate per supportare il movimento pugilistico. Si comincia il 29 agosto con il campus giovanile di Assisi, che vedrà all’opera ben 52 giovani pugili pronti ad assaporare l’ambiente della Nazionale. Come di consueto, il campus è finalizzato alla ricerca e sviluppo del talento.
Sempre in tale ottica, da settembre partiranno i collegiali – riservati agli schoolboys – che la Federazione organizzerà in ogni Regione. Tali collegiali -coordinati dal direttore tecnico della Nazionale AOB – prevedono l’intervento attivo dei Comitati Regionali e di tutti i tecnici presenti nella Regione. L’iniziativa permetterà di monitorare i giovanissimi pugili, permettendo ai loro tecnici di metterli in vetrina.
Continueranno, senza soste, anche le riforme organizzative ed ordinamentali dei vari settori federali, finalizzate a rendere sempre più efficiente ed efficace il supporto all’attività delle ASD.
In tal senso, il Consiglio federale ha deliberato un pacchetto di provvedimenti che stanno rivoluzionando il movimento pugilistico. Una rivoluzione copernicana che sta cambiando anche il metodo di gestione della Federazione, sempre più improntato alla massima trasparenza attraverso una comunicazione rapida – quasi in tempo reale – con cui tecnici, società e organi periferici possono seguire e verificare, costantemente, l’operato federale.
Proprio in ragione di questa volontà riformatrice, la stragrande maggioranza del movimento pugilistico é fortemente coeso intorno al Presidente ed ai Consiglieri che lo appoggiano. Le società hanno recepito la voglia di fare che ispira il Consiglio, voglia e concretezza che si traducono anche nei numerosi successi delle Rappresentative Azzurre.
Tanti i segnali di approvazione che arrivano dal territorio per le profonde innovazioni apportate al settore Pro, per la storica riforma del settore dei tecnici sportivi (finalizzata a valorizzare l’esperienza e la professionalità) e, da ultimo, per la nuova regolamentazione – che avrà luce entro la fine dell’anno – tesa a riqualificare l’intera attività della categoria degli arbitri/giudici.
In linea con le aspirazioni dei tecnici e delle società, la Federazione ha consolidato anche gli stanziamenti – pari a circa un milione di euro all’anno – per l’attività nazionale e ordinaria svolta dai pugili Aob. Oltre a tale stanziamento, il settore Pro ha potuto usufruire, nell’anno in corso, di circa duecentoquarantamila euro per l’organizzazione di manifestazioni (Titoli Italiani ed internazionali), e per il Torneo delle cinture WBC.
Tra le riforme regolamentari, il Consiglio federale ha anche abolito, dal 2019, la qualifica senior. Alcuni addetti ai lavori, devo dire pochissimi, hanno espresso delle perplessità sull’eliminazione dei senior che, a loro dire, abbasserebbe la tutela dell’atleta.
Al riguardo, vorrei rammentare che l’Italia é l’unico Paese al mondo che ancora utilizza la qualifica senior. Una qualifica che, di per se, non apporta nessun incremento alla qualità agonistica del movimento pugilistico anzi rischia di caratterizzare in negativo il pugilato italiano che, invece, sa esprimere – per tradizione e capacità dei suoi tecnici – grande qualità sia a livello nazionale che internazionale.
Noi siamo convinti che i nostri tecnici non abbiano necessità di una qualifica cuscinetto – quella senior – per tutelare i propri pugili. Il tecnico sa scegliere – sempre, e con attenzione – quando far combattere il proprio atleta, individuando con cautela l’avversario di turno.
Mi sembra senza fondamento anche l’asserita esigenza di far rimanere la qualifica senior per tutelare il pugile da possibili tagli e ferite evitate in virtù del caschetto indossato dal pugile. In merito, il Consiglio ha delegato le competenti commissioni ad individuare le modalità più idonee per evitare tagli e ferite e sicuramente si riproporrá l’uso del caschetto per gli esordienti Elite, almeno per i primi match.
Peraltro, per farvi capire quanto siano fuorvianti e strumentali le critiche dirette all’abolizione della qualifica senior, vorrei porvi un quesito: qualcuno ha mai sollevato il problema degli Youth che transitano negli Elite – per raggiunti limiti di età ed in conseguenza del punteggio acquisito – e combattono da subito senza caschetto anche a 19 anni non compiuti?
Certamente, se si vuole che il pugilato italiano sia competitivo nei confronti degli agguerriti avversari stranieri, occorre adeguarsi rapidamente ai regolamenti internazionali con cui i pugili italiani devono, prima o poi, confrontarsi.
Ovviamente, i tornei senior potranno essere utilmente sostituiti da altri tornei dedicati agli esordienti Elite che potranno essere organizzati anche con l’ausilio dei Comitati regionali attraverso un apposito supporto della Federazione. Nei prossimi Consigli federali, quando si delineeranno le linee guida del bilancio preventivo, si individueranno le modalità di svolgimento di tali tornei che potranno avere anche carattere interregionale.
Va detto, comunque, che l’intento della Federazione è quello di stimolare i nostri tecnici a lavorare prioritariamente con i giovani. Lavoro finalizzato all’individuazione ed alla crescita del talento da incanalare poi nel circuito AOB o Pro.
Il torneo delle cinture WBC, i campus aperti ai giovanissimi ed i tornei schoolboys, junior e youth sono una concreta testimonianza della volontà federale di perseguire un modello virtuoso che farà crescere nuovi talenti ed innalzerà, nel tempo, la competitività delle palestre nonché la qualità del nostro movimento pugilistico.
Infine, ci prepariamo a redigere il bilancio preventivo 2019 con cui dovremo trovare altre risorse da girare alle società, stimolandole ad un incremento dell’attività agonistica indirizzata, soprattutto, verso i giovani.
Noi non facciamo chiacchiere da social, lavoriamo per il bene del nostro movimento.
Il V. Presidente Vicario
Dott. Flavio D’Ambrosi